Cremona – “Venite a liberarmi: mio marito mi sta picchiando e mi vuole uccidere”. Questa la telefonata che una donna ha fatto ai carabinieri, la sera del 16 settembre, quando ha dovuto barricarsi nella camera da letto per sfuggire alle violenze del marito.
La coppia, dopo un periodo tranquillo, aveva iniziato a vacillare a causa delle intemperanze del marito diventato sempre più minaccioso e violento. La donna aveva trovato la forza di andarsene, ma poi aveva ceduto alle insistenze e alle promesse dell’uomo ed era tornata nella casa di famiglia. Decisione rivelatasi, a dopo poco improvvida, perché il coniuge aveva ripreso minacce e percosse. Tanto che la donna aveva meditato di tornare sui suoi passi e di andarsene. Purtroppo non è riuscita ad attuare la sua decisione.
Lunedì sera il marito dà il peggio di sé stesso, sotto i fumi dell’alcol, riprende a insultare, minacciare e picchiare la moglie. “Venite a liberarmi”, l’accorato appello raccolto dai carabinieri che in breve sono nella casa e riescono a entrare in casa, dove trovano un marito ubriaco e infuriato e una moglie impaurita. E quando lei, rassicurata dai carabinieri, apre la porta della camera, il marito, incurante dei carabinieri, cerca di raggiungerla per picchiarla. Poi prende un accendino e si dirige verso i fornelli della cucina, continuando a dire che avrebbe fatto saltare in aria l’abitazione.
A fatica i militari riescono a fermare l’uomo, che devono però ammanettare per assicurarsi che non nuoccia a nessuno. La coppia viene portata in caserma dove i militari hanno verificato che la donna aveva denunciato il marito due anni fa. La vittima è stata accompagnata al Pronto soccorso. L’uomo è stato dichiarato in arresto per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Ieri l’arresto è stato convalidato dal giudice che ha disposto che l’uomo resti in carcere.