Abusi a Crema, molestatore di bambini in cella: avvicinava i piccoli fra piscine e parchi

All'uomo, un quarantenne del posto, sono contestati tre episodi. Indagano i carabinieri

In azione i carabinieri di Crema

In azione i carabinieri di Crema

Crema (Cremona) - Violenza sessuale aggravata, corruzione di minore e atti osceni. E' scattata nella mattinata di oggi, giovedì 20 ottobre, l’ordinanza applicativa della misura cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Cremona, per un 40enne, già in carcere per fatti analoghi. Il provvedimento è arrivato al termine delle indagini dei carabinieri di Crema. Il 40enne nel giugno scorso, in una piscina di un comune del Cremasco, abusando della condizione di inferiorità fisica e psichica di una bambina, si sarebbe avvicinato a lei invitandola ad andare in bagno con lui e poco dopo, dentro la piscina per bambini, l’avrebbe costretta a compiere atti sessuali. La bambina si era allontanata, trovando riparo dai genitori che hanno poi presentato la denuncia e hanno consentito di individuare l’autore del grave fatto.

Inoltre, l’uomo, a inizio agosto scorso, si sarebbe reso responsabile di altri due gravi fatti. Il primo è avvenuto a Crema quando un giorno di inizio agosto, poco prima di mezzogiorno, in una via del centro città, una bambina che giocava è stata avvicinata dall’uomo che, dopo essersi abbassato i pantaloni mostrando i genitali, ha cercato di compiere atti sessuali con lei. La bambina era scappata e aveva riferito alla madre quello che era successo e sul posto era intervenuta una pattuglia dei Carabinieri di Crema, ma l’uomo non era stato trovato. Le successive indagini, svolte anche con l’ausilio delle telecamere di videosorveglianza del centro città, avevano consentito di individuare il 40enne come il presunto autore del fatto.

Il secondo episodio è accaduto il giorno seguente quando per strada, in un luogo frequentato da minori, a ridosso di un parco pubblico di Crema, avrebbe compiuto atti osceni rivolto verso l’area giochi in modo tale che i numerosi bambini presenti potessero vederlo. Anche in quel caso era riuscito a fare perdere le proprie tracce poco prima che arrivasse la pattuglia dei Carabinieri. Le indagini avevano consentito di individuarlo e denunciarlo anche per questo episodio. Il Giudice per le indagini preliminari di Cremona, valutando l’intensità e la gravità dei fatti, l’incapacità di autocontrollo e di contenere i propri impulsi sessuali, il ripetersi di più fatti in luoghi frequentati da minori e in un ristretto arco temporale, ha emesso l’ordinanza con cui ha disposto la custodia cautelare in carcere del 40enne.