PIER GIORGIO RUGGERI
Cronaca

Crema, dal cantiere emergono tracce di un cunicolo medievale

Sopralluogo da parte della Soprintendenza

Le volte scoperte in piazza Garibaldi a Crema

Crema (Cremona), 1 luglio 2019 - Si attende il verdetto il verdetto definitivo: le volte venute alla luce durante i lavori di piazza Garibaldi hanno qualche pregio storico o sono solo arcate di cantine neppure troppo vecchie? Tocca alla Soprintendenza dire la sua e da questo parere dipenderà la ripresa o meno dei lavori nella piazza.

Nei giorni scorsi, durante i lavori di manutenzione della rete idrica sono stati rinvenuti i manufatti in laterizio. È stata avvisata la Soprintendenza per l’Archeologia, le Belle Arti e il Paesaggio delle Province di Cremona, Lodi e Mantova ed è stato stato effettuato un sopralluogo tecnico. Non poche persone sono intervenute ricordando che Crema, nel Medioevo, è arrivata ad avere oltre 30 ordini monastici. Molti sanno che dal centro si dipanava un reticolo di cunicoli che portavano oltre il Serio, in aperta campagna. Erano le vie di fuga qualora la città fosse stata presa d’assedio.

In molte cantine questi cunicoli sono stati trasformati in ripostigli e sbarrati. Nessuno è mai riuscito a dimostrare l’esistenza di questi condotti di fuga, nonostante gli scritti. Ma per il Fai in questo caso «siamo in presumibile presenza di un tratto del percorso della roggia Rino che in Crema si suddivideva in numerosi rami. Questo lungo giro sud-orientale del suo tracciato, in origine scoperto, dalla metà del XV secolo iniziò a essere via via chiuso da “vòlti” in muratura, la cui massiccia proliferazione divenne inarginabile, nonostante le limitazioni messe in campo dal 1507. Ed ecco spiegati i vari “vòlti” in muratura che, di quando in quando, emergono dal sottosuolo».