Crema, acqua nelle scuole: il Comune “tampona” e scatta la polemica

I 180 studenti di San Bernardino, San Pietro e delle Vailati in cerca di riparo

I secchi per raccogliere le gocce che scendono dal soffitto Il problema riguarda nove aule

I secchi per raccogliere le gocce che scendono dal soffitto Il problema riguarda nove aule

Crema, 29 febbraio 2024 – Piove. Tre istituti scolastici soffrono. In tutto sono nove aule, due laboratori e 180 studenti di San Bernardino, San Pietro e delle Vailati in cerca di riparo. Spostati, perché il tetto fa acqua. Problema noto già da tempo, visto che i danni alle coperture risalgono alla grandinata del 25 luglio e che è bastata la pioggia di novembre per mettere a nudo il problema.

Ora il Comune dice, in sintesi, che il problema è noto, servono 650mila euro, a gennaio ne sono stati stanziati tre milioni per i danni generati dalla grandine, che sono state adottate soluzioni tampone (che però non funzionano, visto che ancora piove dentro) e che gli interventi saranno impegnativi e verranno eseguiti a lezioni finite. Per cui c’è da augurarsi che fino a giugno non piova più.

Sconcerto per le dichiarazioni che arrivano da piazza Duomo da parte del consigliere di Italia Viva Simone Beretta: “Se piove dentro vuol dire che le soluzioni tampone adottate da novembre, dopo il primo inconveniente, non sono state fatte a regola d’arte e questo non va bene. Le lungaggini burocratiche di questa amministrazione sottolineano solo il fatto che si vuole ottenere i soldi con variazioni di bilancio che, come si vede, sono pratiche estremamente lunghe. Sarebbe bastato accendere un mutuo per i soldi necessari, (650mila euro), rifonderlo in 20 anni, a circa 33mila euro l’anno più interessi, e cominciare a fare i lavori da subito. Per esempio, non mi si dica che è impossibile spostare la scuola di San Bernardino per il tempo necessario per eseguire i lavori e cosi a scacchiera. Fatto è che i lavori saranno eseguiti a giugno e fino allora se piove... apriamo l’ombrello".

Situazione non ottimale e, come sempre più spesso sta accadendo, in ritardo sulle esigenze pressanti. E più piove, più i problemi… vengono a galla. Perché arrivano segnalazioni di infiltrazioni anche alla media di Ombriano, dove un piano è stato messo in sicurezza, alla palestra di via Dogali, proprio quella dove non c’era il riscaldamento che adesso è ripartito ma deve fare i conti con l’acqua. E rischia l’interruzione delle lezioni la scuola di San Bernardino, con tre classi allagate su cinque e dove, se si allaga anche una quarta, si chiude.