
Un cimitero (Foto di repertorio)
Cremona, 16 febbraio 2015 - "Chiuso per neve" e da undici giorni si accumulano le salme nelle camere mortuarie e nel nuovo polo della cremazione. L'avviso è scritto su un cartello all'ingresso del cimitero di Cremona su un cartello. E anche l'attività dei fioristi è azzerata, con ripercussioni che iniziano a essere pesanti per gli artigiani, soprattutto i marmisti. Il protrarsi della chiusura del cimitero civico ha fatto scatenare la protesta di molti cittadini e di chi fornisce servizi legati al camposanto.
Sulla base dell'ordinanza firmata dal sindaco, la chiusura continuerà fino a sabato, il che significa sedici giorni di cancelli sbarrati e di annullamento di ogni attività commerciale. Il motivo della chiusura forzata è la necessità di mettere in sicurezza l'intera area, ora invasa dai rami spezzati. I camion sui quali vanno caricati non possono entrare mentre ci sono i visitatori. Ma lo sgombero non è ancora cominciato. In giornata ci sono stati contatti tra i rappresentanti delle associazioni di categoria, artigiani e commercianti, e dirigenti del Comune. Questi ultimi hanno ribadito la necessità di intervenire per la rimozione dei rami a cancelli chiusi, per evitare qualsiasi pericolo. Le obiezioni non sono mancate, ma la chiusura è stata confermata. È stato fatto notare che dopo la nevicata del 1985, quando cadde circa un metro di neve, si tornò a seppellire le salme tre, quattro giorni dopo la nevicata.