
Sul posto diversi mezzi di soccorso (foto di repertorio)
Cremona – Una tragedia che si consuma in pochi secondi fatali. Marco De Luca, commercialista di 54 anni con studio a Castelleone, è morto nella notte al Niguarda dopo essere stato travolto da un Suv nel tardo pomeriggio di martedì a Romanengo, in provincia di Cremona.
L’incidente si è verificato intorno alle 18 sulla strada secondaria asfaltata che collega il cimitero comunale con via Ca’ del Guardiano a Salvirola. De Luca pedalava in sella alla sua bici da corsa insieme a un amico quando è avvenuto l’impatto con un Mitsubishi Pajero guidato da un trentacinquenne.
La ricostruzione degli agenti della polizia stradale di Crema rivela una dinamica drammatica: il cicloamatore sarebbe caduto autonomamente dalla bicicletta – forse per una distrazione o spaventato dall’arrivo del Suv – finendo sull’asfalto proprio mentre sopraggiungeva il veicolo dalla direzione opposta.
“Ho sentito un tonfo, mi sono girato e ho visto Marco a terra”, ha raccontato agli investigatori l’amico che pedalava con lui. Una testimonianza che conferma come De Luca fosse già caduto quando l’auto lo ha travolto inesorabilmente. Trasportato d’urgenza in elicottero al Niguarda di Milano, il commercialista è arrivato in ospedale in condizioni disperate. Nonostante i tentativi dei medici, è deceduto durante la notte.
Il conducente del Pajero è ora indagato per omicidio colposo. Un’indagine che dovrà chiarire tutti i dettagli di una tragedia che ha spezzato la vita di un uomo e sconvolto la comunità di Castelleone, dove De Luca era conosciuto.
Questo, peraltro, è l’ennesimo incidente mortale che coinvolge un ciclista sulle strade della regione – sono già 65 nel 2025 secondo l’Associazione sostenitori amici della polizia stradale – e riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale e la convivenza tra diversi mezzi di trasporto.