DANIELE RESCAGLIO
Cronaca

Cremona, partita la macchina per organizzare i centri estivi comunali

Il Ministro per le pari opportunità e la famiglia ha emanato le linee guida a cui, chi intende gestire attività estive per bambini e ragazzi deve obbligatoriamente attenersi

L'assessore Maura Ruggeri

Cremona, 26 maggio 2020 - I centri estivi del Comune, così importanti anche per sostenere le famiglie nei mesi estivi, riapriranno, o almeno questo si augura il Comune di Cremona che ha avviato l'iter anche per trovare un gestore di questo servizio, attraverso la pubblicazione sul suo sito della manifestazione di interesse. Il Ministro per le pari opportunità e la famiglia ha emanato le linee guida a cui, chi intende gestire attività estive per bambini e ragazzi deve obbligatoriamente attenersi. Tra le misure previste, le più rilevanti sono il rapporto molto ridotto educatore bambino, lo svolgimento delle attività in strutture riservate con disponibilità di ampi spazi all’aperto ed organizzate per piccoli gruppi con un rapporto con lo stesso operatore stabile e continuativo nel tempo, precisi protocolli per l’accoglienza, il rispetto di norme igieniche molto puntuali, e naturalmente l’obbligo di utilizzare dispositivi di protezione individuale.

“È chiaro che, in tempo di convivenza con il Covid-19, ogni riapertura, che potrebbe essere fonte possibile di contagio, richiede requisiti e criteri molto stringenti sotto il profilo sanitario e del distanziamento fisico: le linee guida ministeriali vanno decisamente in tale direzione”, dichiara al riguardo l’Assessore all’Istruzione Maura Ruggeri.  “Ora che le attese indicazioni nazionali ce lo consentono, il primo passo che faremo come Amministrazione comunale sarà di rilevare, attraverso un avviso pubblico di manifestazione d’interesse, che sarà pubblicata sul sito del Comune, la potenziale offerta di tali attività in modo da poter disporre di un elenco dei soggetti, che potrà essere eventualmente aggiornato, destinato a definire il quadro dell’offerta estiva cittadina da inserire nella pianificazione socio educativa territoriale”.