Omicidio di Castelleone, il killer alla fidanzata del morto: "Visto cosa gli ho fatto?"

Le parole pronunciate da Mauro Mutigli nel bar subito dopo i fendenti inferti a Gianni Senatore

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Castelleone (Cremona) - "Hai visto che cosa gli ho fatto?", sarebbero le parole pronunciate da Mauro Mutigli subito dopo l’accoltellamento mortale di Gianni Senatore. Sono state rivolte alla compagna, Erica Vecchia. Proprio lei ricorda l’episodio: "Quando siamo arrivati al bar Meteora Mauro era già lì. Io ero con Gianni, nostro figlio piccolo e Alessandro Ferrari. Non abbiamo notato Mauro dentro al bar, altrimenti non saremmo entrati".

Il motivo dell’odio tra i due non è ancora stato evidenziato. "Non è una storia di droga, di debiti o di donne - riferisce l’avvocata Consuelo Beber, che difende Mutigli - e al momento non posso rivelarlo perché sono in corso le indagini".

I due si prendono a botte. Arrivano due vigili che li separano e poi se ne vanno. "Ritenevo che la cosa fosse finita lì", riprende Vecchia. Invece accade l’impensabile: "Gianni mi grida 'Vai via che ha una lama' e mi spinge. Io cado e vedo arrivare Mauro con un coltellaccio che colpisce Gianni al fianco e poi allo stomaco. Vedo anche arrivare Alessandro a difendere Gianni: si prenderà tre coltellate sulla schiena e una a un braccio. Scappo con il bambino".

Erica Vecchia sente le grida e torna. Vede Gianni a terra; c’è molto sangue, ci sono i soccorsi, lo mettono nell’ambulanza. "Ho visto Gianni cianotico. Andando verso l’auto ho incontrato Mutigli sul monopattino: mi ha gridato quella terribile frase".