Il 'capo degli zingari' inguaia il laziale Mauri

Il procuratore federale Palazzi ha incontrato i magistrati che si occupano dell'inchiesta sul calcioscommesse

l procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi con il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino

l procuratore federale della Figc, Stefano Palazzi con il procuratore di Cremona, Roberto Di Martino

Cremona, 7 maggio 2015 - Alla luce delle rivelazioni fatte alla magistratura ordinaria sulle combine di Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e di Lecce-Lazio del 22 maggio successivo, dal 'capo degli zingari', Hristiyan Ilievski, la giustizia sportiva rivisiterà la posizione di Stefano Mauri, il capitano della Lazio già squalificato per sei mesi per 'omessa denuncia'. Ilievksi anche ha confermato le accuse nei confronti di numerosi giocatori coinvolti nell'indagine sul calcioscommesse. Tra cui lo stesso Mauri che, arrestato il 28 maggio del 2012, a Cremona aveva negato su tutti i fronti. Non solo. Ilievski ha fatto nomi nuovi, come quelli di Stefano Ferrario, ex difensore del Lecce ora al Lanciano, e di Alfonso De Lucia, portiere del Livorno. Intanto, il gip Guido Salvini sta trasmettendo i verbali dei due interrogatori del 28 e 29 aprile scorsi di Ilievski al procuratore federale, Stefano Palazzi, che questa mattina era a Cremona. Palazzi si e' incontrato con il procuratore Roberto Di Martino. Un colloquio durato complessivamente tre ore e mezza, i primi novanta minuti in un ristorante, poi, dalle 15 alle 17, nell'ufficio di Di Martino. Alla riunione ha partecipato anche il gip Salvini. 

"Un incontro molto, molto importante", lo ha definito Palazzi che sulle prossime mosse della procura federale alla luce della "cantata" del macedone Ilievski, ha detto: "Studieremo tutte le questioni e agiremo nei limiti previsti dalla nostra normativa". 

fonte Agi