Cremona, cade dalla barella al Pronto soccorso e muore: medico e infermiera a processo 4 anni dopo

La donna aveva battuto la testa e un'emorragia cerebrale le era stata fatale. Per la Corte d’Appello ci sono gli estremi per l’omessa vigilanza e l’omicidio colposo

L'ospedale Maggiore di Cremona

L'ospedale Maggiore di Cremona

Cremona – Il 27 aprile 2021, nel pieno della pandemia Covid, era stata portata in ambulanza all'ospedale Maggiore di Cremona per un problema di vertigini e li, al Pronto soccorso, era rimasta per sette ore su una barella. Era caduta, aveva battuto la testa e un'emorragia cerebrale le era stata fatale.

Entrata in coma, a dispetto dell'intervento chirurgico e del ricovero in Terapia intensiva il 13 maggio Rina Guareschi, cremonese, era morta. Aveva 86 anni. Ora, quattro anni dopo, un medico e una infermiera del triage del Pronto soccorso devono rispondere di omicidio colposo. L'ipotesi di accusa si fonda sulla presunta omessa vigilanza in quelle sette ore di attesa.

Nello specifico, annullando la sentenza di non luogo a procedere emessa dal giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Cremona, impugnata dalla procura, la Corte d'appello di Brescia ha deciso che il processo si deve fare per accertare se vi siano o meno responsabilità nella morte dell'anziana. L'Asst di Cremona è stata chiamata nel processo come responsabile civile