Bus incendiato, l’ex collega di Sy: "Non voleva fare una strage"

"Lavorava qui da moltissimi anni e non ha mai dato preoccupazioni. Un uomo ordinario"

Gli autobus di Autoguidovie

Gli autobus di Autoguidovie

Crema (Cremona), 22 marzo 2019 - «Lavorava qui da moltissimi anni e non ha mai dato preoccupazioni. Un uomo ordinario». Lo dice parlando di Ousseynou Sy, l’uomo che ha preso i ragazzi in ostaggio, un ex collega di lavoro che lo conosce bene, visto che in tempi passati, gli ha anche venduto l’auto. «Sy è arrivato in Autoguidovie quando l’azienda ha ritirato le tratte della Sav di Treviglio. Lui allora lavorava per loro ed è passato sotto Autoguidovie per un accordo sindacale».

Guidava i pullman?

«Sì era un autista e non ha mai avuto problemi. Tranne un paio».

Cioè?

«C’è stato l’episodio delle molestie sessuali, anni addietro. Per la verità tutti sapevamo come era andata. Lui aveva dato una pacca sul fondoschiena a una ragazza che lo aveva denunciato. Sy se l’era cavato con poco».

E il secondo episodio?

«Guida in stato di ebbrezza. Siamo nel 2007 quando Sy venne pescato con un tasso alcolico fuori legge. Gli venne sospesa la patente e per alcuni mesi non venne a lavorare. Ma poi riprese senza problemi».

Lei lo frequentava anche fuori dal lavoro?

«Abitavamo vicino, tanto che quando decisi di cambiare la mia Volvo, lui mi disse che era interessato a comprarla. Così stabilimmo il prezzo, 5000 euro e insieme andammo in posta per fare il bonifico e poi per il passaggio di proprietà».

Cosa ha pensato quando ha saputo che era lui l’autista del pullman con i ragazzi sequestrati?

«Non so cosa dire. E non so neppure come abbia fatto ad architettare un piano così. Ma ho pensato a un particolare per me importante. Sy porta il pullman dalla scuola alla palestra e viceversa. Se avesse voluto fare un gesto eclatante, avrebbe potuto fare una strage in centro alla città, perché con il pullman passa proprio nelle vie centrali, che sono affollate».