Un viaggio in treno attraverso boschi autunnali, altalene panoramiche su scorci mozzafiato, paesini incantati, per concludere in bellezza con i clown del teatro Dimitri.
Bastano un paio d'ore per uscire dal tempo e dal ritmo della città, riscoprire mestieri antichi come quello dello spazzacamino, o scoprire i campanili più alti della zona, o viadotti da vertigine, o ancora semplicemente fare un pieno di colori, dal rosso acceso al marrone, dal gialloal mattone delle foglie autunnali. Basta salire sul Treno del Foliage e percorrere in carrozza i 52 chilometri della tratta fra Domodossola e Locarno a bordo della Ferrovia Vigezzina-Centovalli, conosciuta anche come Centovallina. Tutti i giorni i treni panoramici collegano i due capoluoghi attraversando un paesaggio che è come un quadro: il biglietto è valido uno o due giorni e offre la possibilità di effettuare una fermata intermedia per visitare una delle località pittoresche lungo il percorso (prezzi variabili da 33 a 45 CHF, ridotti i ragazzi dai 6 ai 18 anni, gratis i bambini).
Una gita piacevole anche per il clima mediterraneo del Ticino, che qui rende l’autunno particolarmente lungo, e che propone ai passeggeri diverse tappe attraverso le quali scoprire questi straordinari paesini con le loro tipiche costruzioni in pietra e per degustarne le specialità. Il percorso attraversa l’italiana Valle Vigezzo e le Centovalli. Lungo il torrente di montagna Melezza si aprono numerose e solitarie valli laterali. Ricoperte di fitti boschi e di ispide rocce, si sono formate nel corso di milioni di anni lungo la linea che divide la placca tettonica africana da quella europea. Il nome è dovuto alla presenza di numerose vallette (anche se non cento) che si diramano lateralmente. Intragna è la porta: qui si dividono le Centovalli e la Valle Onsernone nonché i due fiumi Melezza e Isorno, ecco perché la località si chiama così (il nome deriva dal latino “tra i fiumi”).
Il villaggio, nato su una sporgenza rocciosa nel punto in cui si congiungono Isorno e Melezza, è ricco di meraviglie: il museo regionale delle Centovalli e del Pedemonte si occupa, tra l'altro, dell'antica tradizione secolare delle famiglie di abitanti di Intragna, assunti come spazzacamini presso numerosi comuni italiani ed anche incaricati della produzione di olio di noci, pane e delle tipiche calzature di stoffa, i peduli. Da non perdere il campanile della chiesa di San Gottardo che con i suoi 65 metri di altezza è il più alto del Ticino.
Il viadotto ferroviario, alto 80 metri, rappresenta una sfida. In questo punto la ferrovia attraversa il fiume Isorno. Sull'antica mulattiera Intragna-Remagliasco si incontra il ponte romano in pietra: fu costruito nel 1578 ed è il più antico della regione. Sotto scorre la Melezza. Il paesino idilliaco di Rasa può essere raggiunto dal 1958 con la funivia direttamente dalla stazione di Verdasio, una volta invece era necessario salire a piedi. Per chi arriva è un incanto, un villaggio senza auto, con le tipiche casette in pietra, una piccola chiesa del XVII secolo e una fantastica veduta sulle Centovalli vestite dei colori dell'autunno.
A meno di dieci minuti sopra Rasa si incontra un’altalena del progetto Swing the World. Le altalene sono state installate da due giovani ticinesi nei luoghi più panoramici del cantone, punti da cui amirare il mondo dondolandosi. Passeggiando verso Verscio é possibile seguire i piccoli clown sui bordi delle strade che segnano la via per il Teatro Dimitri e l’annesso Museo Comico. Il teatro e la scuola di teatro Accademia Dimitri sono stati fondati dal clown Dimitri e da sua moglie Gunda con l'aiuto ora del figlio. Il clown più popolare della Svizzera ha scelto le Centovalli come patria d’adozione. Nel teatro, che quest'anno compie mezzo secolo, è possibile immergersi nel mondo dei clown, fra eventi culturali e specialità culinarie in un ambiente unico.
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