PAOLO GALLIANI
Cosa Fare

Ecco i migliori street food: dagli sciatt alle bombette fino a baccalà, bao, pidoni

Il Gambero Rosso "incorona" i Fratelli Torcinelli e conferma Sciatt à Porter. Tante new entry tra gli etnici: Arepa’z, Maido, Mu Corso Como, El Panchito

I soci Vincenzo Critelli, Sebastiano Corno e Pietro Caroli del locale Fratelli Torcinelli

Milano, 30 luglio 2020 - Bombette e pidoni, carne mechada e bertagnì, baccalà in pastella e sciatt, panini e piadine, bao e okonomiyaki. È un vocabolario globale e un po’ surreale, quello che si studia o si apprende frequentando furgoni fumanti e i locali che propongono del cibo di strada, all’insegna della filosofia "ordini, paghi e il buono arriva allo stomaco mentre passeggi". È la nuova frontiera della ristorazione informale, ma sana e di qualità. Lo è, comunque sempre di più rispetto al passato. E se è vero, naturale che anche in questo segmento dell’alimentazione collettiva si creino gerarchie, classifiche e curiosità. Come quella alimentata dalla freschissima edizione "Street Food 2021" del Gambero Rosso, risposta nemmeno tanto subliminale al lockdown e fotografia interessante di un settore che – specie in Lombardia – dimostra una vivacità sorprendente.

Su tutti, almeno tra Garda e Ticino, un nome che gli appassionati della gastronomia pugliese hanno imparato a conoscere: quello dei “Fratelli Torcinelli” di Milano, corso di Porta Vigentina 38, piccolo regno di spiedi e brace creato da Pietro Caroli, Vincenzo Critelli e Sebastiano Corno, indicato dal Gambero Rosso come il vero "Campione regionale", con le bombette di capocollo di maiale e i piccoli involtini di agnello (appunto, i torcinelli) a rivaleggiare con la Zampina, salsiccia con carne di bovino e suino, pomodoro di Torre Giaceto, formaggio e basilico. Peraltro in buona compagnia, se è vero che la guida 2021 conferma i propri giudizi su molte altre attività correlate allo Street Food. Con alcune conferme di prestigio, specie a Milano, come quelle di "Sciatt à Porter" di Emma Marveggio, delizioso rifugio metropolitano dove gustare le specialità alpine di assoluta eccellenza.

Non mancano new entry a Milano, come Arepa’z (cucina di strada sudamericana) e Cannata Sicilian Bakery (ottimi i pidoni, sorta di calzoni fritti ripieni di scarola, tuma e acciughe), Focaccerie Genovesi , Maido (street food giapponese), Mu corso Como (delizie di Hong Kong), TestaMi (sapori della Lunigiana), e Ta-ttà La Polpetteria con i mitici mondeghili. Severa la selezione dei food truck più meritevoli che gironzolano per la Lombardia: sono sette, e spiccano El Panchito (cibo peruviano) e Bobson (gnocchi con Gorgonzola e mirtilli). Regge alla grande anche la provincia: da Bergamo (Il Coccio e Casa Maioli) a Brescia (Alimento, Osteria Al Bianchi e Caffè Nazionale), da Vigevano (Tonno Subito) a Pavia (Alvolo Cibi di Strada). Novità graditissima, quella del Forno Del Mastro di Monza che il Gambero Rosso giudica "uno dei migliori indirizzi della Penisola in tema di arte bianca" per le sue pizze alla romana e le sue pagnotte. Se non è un’incoronazione, poco ci manca.