ROBERTO CANALI
Politica

Il braccio di ferro tra il sindaco Rapinese e l’associazione Carducci: “Noi non dobbiamo negoziare. Valuterò se revocare l’Abbondino oro”

Prima di tornare nelle aule dei tribunali ha fatto capolino in Consiglio comunale a Como lo scontro tra il primo cittadino e la realtà culturale che da anni occupa, per Palazzo Cernezzi senza averne diritto, l’ex palazzo di via Cavallotti che l’amministrazione ha promesso al Conservatorio di Como

Duro il sindaco Alessandro Rapinese

Duro il sindaco Alessandro Rapinese

Como – Prima di tornare nelle aule dei tribunali ha fatto capolino in Consiglio comunale a Como lo scontro tra il sindaco Alessandro Rapinese e l’associazione culturale Carducci che da anni occupa, per Palazzo Cernezzi senza averne diritto, l’ex palazzo di via Cavallotti che l’amministrazione ha promesso al Conservatorio di Como. La scorsa settimana la Corte d’Appello di Milano ha stabilito che l’associazione non deve pagare al Comune le bollette per utenze, sulla base di un accordo stipulato ormai un secolo fa che prevedeva l’uso in comodato gratuito di un paio di locali dell’edificio.

Noi non dobbiamo negoziare – ha preso la parola il sindaco Alessandro Rapinese che già attraverso i suoi canali social aveva “invitato” la presidente ad andarsene – l’associazione dobbiamo spazzarla via dalle proprietà comunali. E dovrà rispondere del fatto che, mettendo dei lucchetti alla porta, ha privato il Conservatorio di spazi senza un perché, rischiando di far perdere i fondi ministeriali ottenuti. E se c’è un responsabile è chi ha pretestuosamente invaso quegli spazi. Fosse anche l’ultima cosa che farò, li spazzerò via da e lì del Carducci non resteranno nemmeno le briciole. E valuterò bene se revocare l’Abbondino d’Oro all’associazione”.

La minaccia è di cancellare la benemerenza civica che fu riconosciuta al sodalizio. Affermazioni stigmatizzate dalle minoranze. “Ancora una volta il sindaco Rapinese ha superato ogni limite - sottolineano Lorenzo Cantaluppi e Antonio Tufano di Fratelli d’Italia - Dopo aver insultato l’opposizione, ieri sera ha attaccato pubblicamente un’associazione tra le più longeve e rispettate della nostra città”.