Grazia Lissi
Cultura e Spettacoli

Como, al via la mostra ‘Il catalogo del mondo. Plinio il Vecchio e la Storia della Natura’

Un’esposizione per riflettere sull'attualità della tutela ambientale e coinvolgendo artisti contemporanei

A Como, in mostra la Natura secondo Plinio il Vecchio. Modernità dell’antico "catalogo"

A Como, in mostra la Natura secondo Plinio il Vecchio. Modernità dell’antico "catalogo"

Nei suoi studi la natura si è fermata per sempre. Plinio il Vecchio nel I secolo d.C. ha scritto Storia naturale, la prima enciclopedia della storia dell’umanità. Per celebrare il bimillenario Pliniano l’Associazione Alessandro Volta ha realizzato la mostra “Il catalogo del mondo. Plinio il Vecchio e la Storia della Natura“ dal 3 maggio al 31 agosto all’ex chiesa di San Pietro in Atrio e Palazzo del Broletto di Como, città natale dell’illustre studioso (www.plinio23.it). Con il coordinamento artistico del Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei duemila anni dalla nascita di Plinio il Vecchio e a cura di Gianfranco Adornato, professore di Archeologia presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, l’esposizione ripercorre l’avventurosa vita di Plinio il Vecchio facendo luce sulla sua incredibile opera attraverso i secoli e l’attualità dei temi trattati in una società come la nostra dove l’impegno per tutelare e salvaguardare la natura, il pianeta è diventato un’urgenza.

Una mostra diffusa con un allestimento a cura dell’ architetto Paolo Brambilla che coinvolge diversi luoghi cittadini in un percorso all’aperto fino al nuovo spazio multimediale Vis Comensis. Adornato racconta: "Attraverso una galleria di ritratti imperiali e di ricostruzioni di alcuni luoghi iconici della Roma di età Flavia, il visitatore può comprendere il ruolo di Plinio nella società del suo tempo, la sua carriera politica e militare, il rapporto con il potere, i numerosi viaggi in Europa, ovvero quel background che è alla base delle vaste conoscenze messe in atto già nella stesura dell’opera. Inoltre sono in mostra opere di artisti contemporanei che si sono ispirati all’opera di Plinio fra cui Luigi Spina, Fabio Viale, Giulio Paolini, Andy Wharol, Cy Twombly". Conclude Levrini: "La mostra intende ispirare il visitatore all’importanza della cultura classica, elemento necessario per le sfide dell’oggi".