
Le indagini della Dia di Milano con la Guardia di Finanza di Como
Como – Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Como e la direzione investigativa antimafia di Milano hanno sequestrato 13 immobili (ubicati a Como, Luisago, Cadorago, Inverigo e in Val d'Intelvi), conti correnti e strumenti finanziari per un valore complessivo di oltre 2,5 milioni di euro riconducibili a un usuraio residente nel comasco.
Il provvedimento è collegato all'operazione ''Chi vuole essere milionario'' che, nel novembre del 2020 aveva permesso di arrestare l'uomo, un pensionato settantanovenne, responsabile di aver concesso, tra il 2012 e il 2019, una serie di prestiti con tassi di interesse che aveva raggiunto l'80% su base annua, per un importo complessivo di oltre 330.000 euro.
In un paio di casi le vittime erano state costrette a trasferire il diritto di proprietà della propria abitazione per saldare il debito. L'attività investigativa aveva altresì accertato diversi ulteriori prestiti, effettuati nei confronti di numerose persone, per i quali non si è raggiunta la prova della sussistenza di interessi usurari, ma che hanno consentito di contestare l'esercizio abusivo di attività finanziaria ai sensi dell'art. 132 del T.U. bancario.
I sequestri odierni costituiscono l'epilogo di complesse indagini economico-finanziarie, grazie alle quali è stato possibile definire il profilo di pericolosità sociale del soggetto e individuare gli assets immobiliari e finanziari nella sua disponibilità, risultati essere il frutto di oltre trent'anni di attività usuraria. Gli approfondimenti, eseguiti nei confronti dell'uomo e della sua famiglia dalla fine degli anni '80 ad oggi, hanno infatti riguardato ogni investimento immobiliare e le connesse movimentazioni finanziarie sottostanti, dimostrando come l'attuale ingente patrimonio sia stato progressivamente accumulato grazie al reimpiego dei proventi derivanti dall'esercizio delle attività illecite.