
Il personale della farmacia si è subito attivato per tentare di salvare la vita dell’uomo
La domanda che si pone la Procura di Como, all’indomani della morte di Francesco Ceramella, l’uomo di 65enne di Cavallasca stroncato da un infarto, è se poteva essere salvato. Così il sostituto procuratore Antonia Pavan, ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di omicidio colposo, che consentirà di svolgere tutti gli accertamenti necessari a capire se l’attacco di cuore che ha colpito l’uomo poteva essere in qualche modo gestito, dal punto di vista sanitario, o se la sua gravità non gli avrebbe comunque lasciato scampo. L’aspetto finito nel mirino delle indagini, sono le condizioni del defibrillatore con cui i farmacisti di Cavallasca hanno tentato di salvarlo, trovandolo però non funzionante. La mattina del 29 aprile l’uomo, residente a Cavallasca, frazione di San Fermo della Battaglia, era andato in farmacia lamentando un dolore al petto, e temendo di avere in corso un malore.
Il personale della farmacia, che lo aveva subito sottoposto a un elettrocardiogramma, il cui esito aveva confermato che aveva in corso un infarto. I soccorsi sono stati chiamati immediatamente, per accelerare il trasporto in ospedale, ma nel frattempo le farmaciste si sono precipitate a recuperare il defibrillatore comunale collocato nella piazza a poca distanza. Ma l’apparecchio non funzionava: i farmacisti hanno continuato a praticare il massaggio cardiaco in attesa dell’ambulanza, ma l’uomo è morto pochi attimi dopo. Ora la Procura ha disposto due atti urgenti: l’autopsia su Ceramella, per capire se quel malore era di una tale gravità da non lasciargli comunque scampo, e l’acquisizione di tutta la documentazione relativa al Dae, per capire se la manutenzione era stata svolta come previsto. L’obiettivo è chiarire se l’utilizzo del defibrillatore avrebbe potuto salvarlo, e i motivi per cui non era in funzione.
Ceramella era molto conosciuto in quanto ideatore della Scuola di Motociclismo di Como con sede a Grandate, pensata per i tanti giovani che vogliono avvicinarsi al mondo delle moto e delle minimoto. La notizia della sua morte si era subito diffusa, ma nelle ore successive, quando sono emerse le modalità del suo soccorso, i carabinieri hanno trasmesso alla Procura del capoluogo lariano una notizia di reato, da cui è scaturita l’apertura del fascicolo.