Telelavoro dei frontalieri La Regio Insubrica fa appello al ministro

Migration

Dopo i sindacati e le associazioni di categoria, in particolare l’Aiti che raggruppa le aziende del Canton Ticino, si è mobilitata a favore del mantenimento del telelavoro per i frontalieri anche la Regio Insubrica che ha scritto una lettera al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. "Abbiamo appreso con rammarico la decisione di procedere alla disdetta dell’accordo amichevole sul telelavoro dei frontalieri tra Italia e Svizzera – si legge nella missiva spedita dall’organizzazione transfrontaliera che raggruppa Canton Ticino, Lombardia e Piemonte –. L’Unione Europea ha prorogato fino al 30 giugno 2023 l’applicazione flessibile delle regole europee sulla legislazione applicabile in materia di assicurazioni sociali per i lavoratori frontalieri in telelavoro. Per quanto riguarda le assicurazioni sociali il telelavoro è già regolato in modo durevole, ma è importante che le regole fiscali siano perlomeno parificate a quelle previdenziali. Ci auguriamo che Italia e Svizzera avviino negoziati per disciplinare il telelavoro in modo definitivo". R.C.