
Praticamente deserta la nuova Tangenziale di Como
Como, 6 ottobre 2016 - Vanno male, anzi malissimo, i numeri di Pedemontana, ma il presidente Antonio Di Pietro, dal 14 luglio scorso numero uno della società autostradale lombarda, è fiducioso su una ripresa nel 2017. Ieri l’ex magistrato di Mani Pulite ha preso parte a un’audizione in Commissione Bilancio al Pirellone, denunciando lo scarso numero di utenti, largamente inferiore rispetto alle previsioni.
I dati forniti da Di Pietro mettono in evidenza che da gennaio a settembre di quest’anno il traffico di auto sull’autostrada è stato il 59% in meno rispetto a quanto previsto. Fra le tratte in maggiore sofferenza ci sono le tangenziali di Varese (-78% di traffico) e quella di Como (-72%). Un totale di mancati pagamenti per oltre 3 milioni e 900mila euro. Di questi, l’autostrada si è già attivata per recuperarne 2 milioni 463mila. «Gli incassi sono bassi non solo perché il traffico è inferiore alle aspettative ma anche perché il pagamento risulta difficile e difficoltoso, soprattutto per i viaggiatori occasionali - ha spiegato Di Pietro - In pratica gli utenti non pagano, soprattutto gli stranieri. Che fare? Si stanno studiando a questo riguardo alcuni correttivi e proposte, tra cui il coinvolgimento della rete delle tabaccherie».
Il presidente Di Pietro a questo riguardo ha detto che entro le prossime settimane per il contenzioso di 1 miliardo e 800 milioni che si è aperto con la Strabag, la ditta costruttrice dell’opera, per lavori non previsti, è previsto un incontro che potrebbe portare a una soluzione del problema. Presente all’incontro anche il consigliere comasco, Luca Gaffuri. «Abbiamo formulato a Di Pietro la proposta avanzata dal sindaco Lucini in merito alla gratuità della tangenziale - spiega - e abbiamo convenuto sulle premesse, speriamo che si possa arrivare presto a ragionare anche del contenuto».