Como, 7 luglio 2024 – Si è svolta questa mattina nel piazzale antistante il Tribunale di Como, la “maratona oratoria” organizzata dalla Camera Penale degli avvocati di Como e Lecco, per richiamare l’attenzione sull’allarme dei suicidi in carcere, e più in generale sulle condizioni detentive che caratterizzano le strutture detentive, anche a livello locale.
Dalle 10 alle 14, hanno preso la parola avvocati, magistrati, volontari, giornalisti, con riflessioni e racconti, per richiamare l’attenzione sulle tante problematiche evidenti e non risolte. Tra gli interventi, anche quello del Procuratore Capo di Como, Massimo Astori: “Il suicidio in carcere è un accadimento che non impressiona – ha detto – soprattutto in un momento in cui siamo circondati da eventi bellici e tragici. Ma il carcere è abbandonato da ogni unto di vista: non dimentichiamo anche i suicidi di cinque agenti avvenuti dall’inizio dell’anno, ma anche l’abbandono dei soggetti borderline”.
“Serve un passo avanti dal punto di vista culturale, che consenta di recuperare il senso civico e la consapevolezza: la parola dignità deve essere messa al primo posto, anche quando si parla di trattamento sanzionatorio”. Durante il presidio, sono stati elencati i nomi di tutti i detenuti che si sono tolti la vita in questi primi sei mesi dell’anno.