Avevano base in provincia di Potenza, in Basilicata, i componenti di due gruppi specializzati nel traffico di droga, che spacciavano anche a ragazzini e sfruttando minorenni. Uno degli indagati abitava però a Lecco. I poliziotti dell’Antidroga della Mobile di Potenza, guidati dai magistrati della Dda del capoluogo lucano, ieri all’alba hanno messo a segno una maxi operazione: hanno arrestato 20 persone in carcere e 13 ai domiciliari, ad altre 9 hanno notificato altrettante misure di obbligo di dimora e altri 9 risultano indagate, tra cui un lecchese, che all’alba di martedì è stato buttato giù dal letto per perquisire lui e casa sua. La retata è scattata nelle province di Potenza, Roma, Salerno, Foggia, Reggio Emilia, Lecco e Matera. I quartier generali degli affiliati di un primo gruppo erano a Tito e Potenza: loro si approvvigionavano a Cerignola ed Eboli. Gli altri erano di stanza ad Avigliano, Pietragalla e Potenza e si rifornivano tramite un indagato della provincia di Roma. Ordinavano la droga anche online e pagavano pure in bitcoin. I fornitori spedivano le sostanze direttamente a casa dei familiari morti. Lo spaccio al dettaglio avveniva tra il resto nelle stazioni, direttamente dai treni in partenza e in arrivo. D.D.S.
CronacaSpaccio in Basilicata. Lecchese nei guai
Spaccio in Basilicata. Lecchese nei guai
20 persone arrestate, 13 ai domiciliari, 9 misure di obbligo di dimora e 9 indagati, tra cui un lecchese: maxi operazione della Polizia contro due gruppi dediti al traffico di droga, anche a minorenni. Spaccio in stazioni, online e pagamento in bitcoin.
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