Sistemazione del viadotto dei Lavatoi, ci siamo

Cantiere al via a fine mese oppure al più tardi alla metà di aprile in città

Migration

Potrebbero prendere il via a fine mese o al più tardi alla metà di aprile i lavori per la sistemazione dei viadotto dei Lavatoi. E’ stato firmato in questi giorni il contratto l’azienda Mavi di Roma che avrà 313 giorni per sistemare l’infrastruttura a mezzo servizio dall’estate del 2017, a causa di un difetto strutturale che lo rende incompatibile con il transito dei mezzi pesanti. Finalmente a Palazzo Cernezzi hanno concluso la procedura di gara per l’affido dell’appalto indetta lo scorso 6 agosto 2020. I partecipanti alla gara sono stati 33, la società Mavi Srl con sede a Roma è stata aggiudicataria in via provvisoria, che ha effettuato un ribasso sull’importo a base di gara del 26,57%. Non è stata l’offerta più bassa, quattordici aziende sono state escluse per troppo ribasso, alla fine a vincere è stata l’impresa romana che ha superato anche il vaglio della legge Antimafia. Tira un sospiro di sollievo anche Palazzo Cernezzi che risparmierà 400mila euro, un quarto dello stanziamento a bilancio per sistemare il viadotto. Adesso non resta che pensare al cantiere che proseguirà fino all’autunno prossimo. Per ridurre i disagi degli automobilisti l’infrastruttura rimarrà aperto almeno durante la settimana per evitare di bloccare il traffico diretto verso il centro. Palazzo Cernezzi ha infatti messo a punto, insieme all’azienda costruttrice, un cronoprogramma che prevede di concentrare i lavori che richiedono il blocco del traffico durante il fine settimana. Fino alla fine dei lavori i mezzi pesanti continueranno a transitare sotto il cavalcavia, in più a garantire la sicurezza ci saranno i sensori disseminati sulla struttura per monitorare le vibrazioni in tempo reale. Per rimettere a nuovo il cavalcavia sarà necessario montare un’impalcatura imponente, dotata di sistemi idraulici in grado di sollevare la struttura per consentire la sistemazione delle strutture terminali dei piloni su cui poggia la strada, delle specie di ammortizzatori giganti che consentono di isolare le vibrazioni. Solo così il cavalcavia potrà tornare ad essere di nuovo percorribile anche dai mezzi pesanti, ponendo fine ai disagi per i residenti di via Turati che da tre anni a questa parte sono costretti a convivere con il via vai dei camion fuori dalla porta di casa.

Roberto Canali