ROBERTO CANALI
Cronaca

Dal Ceresio la tempesta che travolge il sindaco sfiduciato

Costretto alle dimissioni anticipate il sindaco Franco Franchi dopo l'addio di dieci consiglieri

L'ormai ex sindaco Franco Franchi

Porlezza (Como), 10 marzo 2016 - Come in un romanzo di Fogazzaro potrà tornare a dedicarsi ai nipotini e alle sue rose il sindaco Franco Franchi, costretto alle dimissioni anticipate dopo che ieri mattina dieci consiglieri hanno protocollato le loro dimissioni, di fatto sfiduciandolo. «È stata una decisione che ha sorpreso anche me – spiega il sindaco – ma non ne faccio un dramma, a settant’anni suonati e dopo una vita piena di lavoro e anche di soddisfazioni vorrà dire che farò contenta mia moglie e andrò finalmente in pensione». Nessuna vendetta politica all’orizzonte dunque, alle prossime elezioni, non si sa ancora se la prossima primavera o in autunno, magari in concomitanza con il Referendum, quando deciderà il Prefetto che nelle prossime ore nominerà un commissario ad acta. «Sono sereno e penso di aver fatto bene in questi due anni, per quel poco che ho potuto fare – prosegue Franchi – da imprenditore sono stato abituato a dare fiducia agli altri e delegare, c’era un bel gruppo e sulla capacità dei miei compagni di viaggio non ho assolutamente cambiato idea.

Alla fine abbiamo avuto delle divergenze, questo sì, ma non pensavo così gravi da optare per le dimissioni. Comunque rispetto la decisione di ognuno». Le idi di marzo che hanno decapito l’amministrazione di Porlezza si sono consumate, tanto per cambiare, attorno alla questione di Porto Letizia, 140mila metri cubi di villette e appartamenti in riva al Ceresio che costarono un buco da 56 milioni di euro nel 2009 alla Morganite Srl, decretando il fallimento della società. È spirata da qui la tempesta che ha travolto la lista civica «La breva», che solo nella primavera del 2014 aveva vinto le elezioni. A voltare le spalle al sindaco tra le file della maggioranza ci sono la vicesindaco Sabrina Risi, Ignazio Zaffuto, Bruno Giordano, Cristina Vanini, Giancarlo Scappatura, Stefano Lurati e Giorgio Capelli. Insieme a loro hanno pesato sul risultato finale tre consiglieri di minoranza che hanno deciso di andarsene anzitempo: Sergio Erculiani, Enrica Grassi e Mauro Lamberti. 

«Abbiamo preso questa decisione per il venir meno del rapporto di fiducia tra il sindaco, la giunta e il consiglio comunale – spiega Sabrina Risi – A pesare in maniera determinante sono state alcune scelte di politica urbanistica. Pur essendo convinti della nostra scelta non è stata una decisione semplice. In questi due anni abbiamo ottenuto risultati importanti come la rivitalizzazione del centro storico, la sistemazione della piazza e del pontile di Cima, ce ne andiamo mentre si stava lavora alla realizzazione della nuova scuola elementare. Il nostro impegno per Porlezza non si ferma qui, ma pensiamo che il nostro paese meritasse e meriti di essere amministrato con trasparenza». Se ne riparlerà tra qualche mese, in campagna elettorale, ma senza Franchi. «Ricandidarmi? Non ci penso nemmeno. E’ stata una bella esperienza, ma come si dice ho dato».