
Attesa in aeroporto
Como, 11 novembre 2015 – L'arrivo a Sharm El Sheik è coinciso con la notizia, diffusa dall'Intelligence Britannica, che il disastro aereo del volo verso la Russia era stato probabilmente da un ordigno esplosivo. Da quel momento, lo scorso 3 novembre, tutti i rientri in Italia programmati con Easyjet, sono stati bloccati e gestiti a livello centrale, senza una precisa programmazione. Tra le persone bloccate tutt'ora in Egitto, ci sono anche alcuni comaschi, come Patrizia Dugoni, professionista residente nel capoluogo, che aveva programmato una vacanza di dieci giorni. Il suo rientro, previsto tra due giorni, è già slittato di ventiquattro ore.
Ma per chi doveva tornare a casa nei giorni scorsi, è stato peggio: chi è arrivato in Italia l'8, sarebbe dovuto partire quattro giorni prima, mentre lunedì è riuscito a decollare chi era in attesa dalla scorsa settimana. Con tutte le conseguenze, non solo professionali, che questi imprevisti stanno comportando. «Abbiamo dovuto telefonare autonomamente all'Unità di crisi del Ministero e al Console a Sharm – racconta - molto gentili e disponibili, per comunicare la nostra presenza e avere informazioni». Tuttavia fino a ieri, non è stato possibile ottenere una ipotetica data di rientro. «Le ultime notizie – aggiunge - parlano di una partenza venerdì con scalo a Londra e rientro a Malpensa, con il solo bagaglio a mano al seguito. Le valigie, viaggiano invece su un aereo a parte, e vengono recapitate ai proprietari in un secondo tempo». In viaggio senza tour operator, sta mantenendo contatti con il consolato e la compagnia aerea di riferimento, la Easyjet, il cui servizio clienti ha messo a disposizione un interlocutore che parla italiano.
Sembra infatti che tali disagi, siano un problema solo degli italiani che volano con la compagni inglese: «Diversi turisti – prosegue Patrizia Dugoni – hanno prenotato autonomamente con altre compagnia, che non hanno avuto restrizioni sui voli». I ritardi limitati, a cui stanno comunque andando incontro tutti, sono dovuti ai maggiori e irrinunciabili controlli in aeroporto. Il sito della compagnia, da parte sua, spiega di aver sviluppato un «piano provvisorio di volo in base alle informazioni che giungono da Sharm El Sheik», garantendo entro il fine settimana il rientro di tutti i passeggeri che stanno subendo ritardi in questi giorni, con uno slittamento massimo di tre giorni. La compagnia garantisce inoltre che coprirà «tutti i costi di ulteriore permanenza». Tuttavia, allo stesso tempo, spiegano che ogni ipotesi di programma di rientro, potrebbe cambiare in base alle indicazioni delle autorità egiziane, raccomandando quindi di tenere monitorata la pagina degli aggiornamenti, che al momento è il principale canale di comunicazione con gli utenti.