Sfida la guerra per i suoi animali "Rimango a Kiev per proteggerli"

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Ha deciso di rimanere in Ucraina per proteggere i suoi animali Andrea Cisternino, comasco di Ponte Lambro che da alcuni anni vicino a Kiev ha fondato il Rifugio Italia Kj2, una specie di arca di Noè per tutti i cuccioli abbandonati. Un fenomeno che è addirittura cresciuto da quando è iniziata la guerra, per effetto dei profughi in fuga che nell’impossibilità di portare con se i loro amati animali si rivolgono ad Andrea in cerca di aiuto. Così nella sede dell’associazione, che si trova nell’immediata periferia di Kiev, il numero di cani e gatti, ma anche cavalli e pecore è salito a quota 453. "Non lascerò mai i miei animali e il mio rifugio per niente al mondo, per nessuna guerra, ne per alcun ordine - ha ribadito ieri Andrea ai sostenitori che l’hanno contattato dall’Italia - Ho fatto tanti sacrifici per creare questo rifugio, ho lottato tanto contro i dog hunter, contro i massacri, l’incendio e non mollerò sicuramente adesso per una guerra che non mi appartiene". Oltre che per i suoi animali Andrea Cisternino sta resistendo anche i suoi quattro collaboratori ucraini che sono rimasti accanto a lui. "Vale la pena lottare per gli animali - conclude - anche morire se dovesse mai succedere, perché loro sono esseri senzienti, hanno un cuore, soffrono e sono esattamente come noi". Segue da vicino la situazione anche la Farnesina. "Ci siamo arrivati per favorire l’arrivo di cibo e medicinali veterinari - ha spiegato ieri il Ministero degli Esteri in una nota ufficiale - La struttura si trova ora sulla direttrice delle forze armate russe. L’ambasciatore Zazo aveva visitato il centro prima dell’inizio delle ostilità. La possibilità di fare giungere viveri nell’area è legata ad una sospensione dei combattimenti".