Como, senzatetto aggredito e derubato: riconosce e fa arrestare gli autori

Quattro persone gli avevano portato via telefonino e una valigia con pochi effetti personali

La vittima è un uomo di 59 anni, che vive alla stazione San Giovanni dopo aver perso tutto

La vittima è un uomo di 59 anni, che vive alla stazione San Giovanni dopo aver perso tutto

Como - Lo hanno aggredito e derubato di tutto quello che aveva con sé, il poco con cui viveva su una panchina della stazione San Giovanni, dopo aver perso tutto. Un telefono cellulare e una valigia con poche cose. Ma l’uomo, un senzatetto italiano di 59 anni, poco dopo il primo intervento della squadra Volante, ha riconosciuto e fatto arrestare due dei quattro aggressori, recuperando una parte della refurtiva. In carcere, con l’accusa di rapina aggravata, sono finiti Mosstafa Id Hamid, marocchino di 24 anni, e il connazionale Tascourt Achraf, totalmente sconosciuto agli archivi italiani, che inizialmente ha dichiarato di essere minorenne, finché la radiografia del polso ha stabilito che aveva invece 19 anni.

Quest’ultimo è inoltre accusato di aver fornito false generalità, mentre il ventiquattrenne è stato denunciato anche per porto di attrezzi da scasso, perché aveva in tasca due cacciaviti e una pinza. La rapina è avvenuta a mezzanotte e mezza di lunedì, quando quattro giovani hanno accerchiato l’uomo, che stava dormendo su una panchina: lo hanno malmenato e spinto a terra, portandogli via un telefono cellulare e la valigia che aveva accanto. L’uomo ha chiamato la polizia, ma quando le pattuglie sono arrivate, il gruppo si era già disperso. La vittima è però stata in grado di descrivere con precisione l’abbigliamento dei quattro giovani che lo avevano rapinato.

Qualche ora dopo, verso le 5, ha richiamato la centrale, dicendo che aveva visto uno dei rapinatori: la pattuglia è tornata a San Giovanni e ha fermato Id Hamid, ma pochi attimi dopo gli agenti sono stati aggrediti da Achraf, che ha cercato di far scappare l’amico. Sono così stati arrestati entrambi, riconosciuti dal rapinato. Con loro avevano il telefono cellulare, mentre non sono stati trovati i due complici e la valigia. Le telecamere di sorveglianza della stazione hanno mostrato i quattro ragazzi, corrispondenti alla descrizione, che si allontanavano con la valigia gialla ben riconoscibile. Ora i due si trovano in carcere in attesa dell’interrogatorio di convalida, mentre il cinquantanovenne ha riottenuto il suo telefono cellulare, ma non la valigia in cui c’era quel poco di effetti personali che gli erano rimasti.