REDAZIONE COMO

San Fermo, al Sant'Anna primi a utilizzare il protossido d'azoto per sedare i bambini

Grazie alla donazione dei Lions di Monticello e Como oltre 250 interventi

Il dottor Angelo Selicorni mostra l'apparecchiatura utilizzata per sedare i bambini

San Fermo della Battaglia (Como), 15 giugno 2020 - Un sistema efficace per sedare i bambini l'impiego del protossido di azoto che nel reparto di Pediatria dell'ospedale Sant'Anna è stato impiegato con successo in oltre 250 interventi a partire dal 2017. 

"Abbiamo potuto avviare questa sperimentazione grazie ad una generosa donazione del Lions Club Monticello e Lions Como Host - ricorda il primario Angelo Selicorni - e siamo stati tra i primi in Lombardia ad utilizzare questa importante innovazione. Si tratta di una tecnica di sedazione ampiamente sperimentata grazie alla quale il bambino non avverte dolore nè ansia durante l'esecuzione delle procedure mediche. Nel corso della procedura il bambino mantiene un normale stato di coscienza, respira autonomamente, parla, risponde ma non sente dolore, nè ha ricordo dell'evento e questo evita che il bambino sia traumatizzato o abbia un ricordo sgradevole della procedura cui è stato sottoposto". 

"La sedazione - prosegue Selicorni - si ottiene facendo respirare al bambino una miscela di ossigeno e protossido di azoto attraverso un'apposita mascherina collegata all'erogatore della miscela gassosa. L'inalazione indurrà lo stato di sedazione che si evidenzierà entro 2-3 minuti dall'inizio della procedura e si interromperà qualche minuto dopo la sospensione della stessa. L'intera procedura viene seguita da un pediatra e da un'infermiera, debitamente formati, senza che sia necessaria la presenza di un anestesista. L'esperienza sin qui vissuta ci soddisfa notevolmente in quanto conferma la possibilità di eseguire un numero elevato di procedure diagnostiche o terapeutiche senza che il bambino provi dolore, angoscia o abbia un ricordo negativo della sua esperienza. Il tutto associato anche ad una semplificazione dei percorsi e ad un risparmio di tempo e risorse per la stessa struttura ospedaliera".