Saldi, bresciani pronti a spendere 101 milioni

Stima di Confcommercio. Saranno interessati 9mila punti vendita e i ricavi supereranno quelli del 2023 .

Saldi, bresciani pronti a spendere 101 milioni

Saldi, bresciani pronti a spendere 101 milioni

Previsioni positive per i saldi che prenderanno il via il 5 gennaio: per Brescia, si prevede una spesa da 101,5 milioni di euro, in crescita rispetto al 2023. Il trend è positivo in tutta Italia, secondo le stime fatte dall’Ufficio Studi di Confcommercio, che prevede che i il valore complessivo in tutta Italia si attesterà a quota 4,8 miliardi di euro, con un aumento di 200 milioni rispetto allo stesso periodo del 2023, per 15,8 milioni di famiglie che faranno acquisti (15,4 milioni nel 2023). "Le previsioni ci indicano un leggero aumento rispetto all’anno scorso anche per la provincia di Brescia, con i saldi che interesseranno oltre 9.000 punti di vendita. Di sicuro è un dato che ci fa ben sperare dopo le difficoltà riscontrate dagli operatori negli ultimi mesi determinate dall’inflazione e dalla conseguente contrazione dei consumi", commenta il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti.

In particolare, proprio l’Ufficio Studi di Confcommercio Brescia ha stimato per i negozi bresciani un valore complessivo pari a 101,5 milioni di euro, in crescita rispetto ai 99,1 milioni di euro dell’anno scorso. "La speranza – ha aggiunto il presidente Massoletti – è che il significativo rallentamento dell’inflazione riscontrato nelle ultime settimane possa dare anche maggiore fiducia ai consumatori e migliorare le nostre previsioni. Inoltre è importante evidenziare che le ultime indagini riguardo il commercio online mostrano un ritorno, soprattutto tra i più giovani, all’acquisto nei negozi di prossimità, in cui si può vivere l’esperienza personale dello shopping con l’aiuto dei professionisti del settore".

C’è, però, chi ritiene che potrebbe andare anche meglio se si posticipasse la stagione dei saldi invernali. Resta, infatti, sul piatto la proposta di Confesercenti (rimasta inascoltata, almeno per quest’anno) di posticipare i saldi al 3 febbraio, per effetto dei cambiamenti climatici. Le alte temperature dei mesi autunnali hanno infatti modificato le abitudini di acquisto dei consumatori, creando non pochi disagi ai commercianti, visto che il settore si basa su ordini anticipati.

Federica Pacella