Risse e minori ubriachi, chiusa la discoteca

Bellagio, provvedimento del questore di Como invocato dai carabinieri costretti a un super lavoro. Locale non accessibile per 10 giorni

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La febbre del sabato sera si stava alzando troppo, per questo la discoteca sul lago a Bellagio è stata chiusa. Più che scatenarsi per esibirsi in balli proibiti, molti rampolli della "meglio gioventù" lariana al Lido di Bellagio innescavano risse. In un caso è andato in scena uno scontro in stile Tyson, con un cliente che ci ha rimesso il lobo dell’orecchio sinistro strappato a morsi. Sono stati inoltre sorpresi all’opera 2 bodyguard abusivi. Una ragazzina di 17 anni lì si è ubriacata al limite del coma etilico, sebbene sia minorenne e nessuno avrebbe potuto né dovuto offrirle alcolici. Per scongiurare che la situazione degenerasse ulteriormente, il questore di Como, Leonardo Biagioli, ne ha ordinato la serrata coatta per 10 giorni. A sollecitare la chiusura del Lido di Bellagio sono stati i carabinieri, stanchi tutti i fine settimana di dover correre ogni momento per sedare risse, calmare ubriachi, dividere clienti dai buttafuori e allertare i sanitari del 118. Durante una retata i militari del Nucleo ispettorato del lavoro di Como e della GdF hanno inoltre sorpreso in servizio 2 addetti alla sicurezza non iscritti all’apposito albo prefettizio. "Nella discoteca si sono ripetuti episodi violenti che hanno visto coinvolti gli addetti alla sicurezza - spiega il questore -. Per di più, alla fine del mese di luglio una minorenne, per grandi quantità di bevande alcoliche assunte in discoteca, è stata talmente male da dover essere trasportata in ospedale". Il proprietario era stato messo in guardia, nulla è cambiato. Da qui il provvedimento drastico della sospensione della licenza del locale, dove in pieno lockdown erano stati sorpresi centinaia di giovani. Daniele De Salvo