Con il suo telefono cellulare, tre anni fa aveva ripreso l’amica mentre era in un momento di intimità con un conoscente, mostrando poi quel video al fidanzato della ragazza. Una condotta che ora ha portato a processo Nicol Ghiardelli, 26 anni di Como, con l’accusa di revenge porn, il reato che punisce chi diffonde senza consenso immagini o video intimi, con finalità di vendetta. In genere la violazione si riferisce a una divulgazione attraverso strumenti telematici, ma il giudice, nel rinviarla a giudizio, aveva ritenuto che la condotta dell’imputata fosse comunque riconducibile alla fattispecie, in quanto la ripresa video e la successiva divulgazione, anche se a una sola persona, sarebbero stati motivati appunto da vendetta, in seguito a una discussione avvenuta tra le due amiche. Il Pm, nel formulare l’imputazione, aveva avanzato una proposta di patteggiamento a cinque mesi e dieci giorni di reclusione con pena sospesa, che l’imputata, difesa dall’avvocato Fabio Gualdi, non ha accettato, decidendo di andare a processo dibattimentale. La prima udienza si è aperta ieri a Como, con rinvio per proseguire nell’audizione dei testimoni.
CronacaReato di revenge porn. L’amica finisce a processo