Razionalizzazione delle linee Terna "È una corsa contro il tempo"

Il comitato rappresentato da Cardettini è preoccupato per la fase di stallo del progetto della società che vale 1,7 miliardi. Dopo due anni di discussioni, secondo il sodalizio gli enti locali devono accelerare.

Razionalizzazione delle linee Terna  "È una corsa contro il tempo"

Razionalizzazione delle linee Terna "È una corsa contro il tempo"

La Provincia si attiverà quanto prima per riuscire ad approvare il Piano territoriale di coordinamento provinciale e permettere così a Terna di attivare il piano di razionalizzazione delle linee elettriche ad alta tensione. Questo quel che è emerso, nelle linee generali, nell’incontro tenutosi nei giorni scorsi a palazzo Muzio tra la delegazione del comitato per la razionalizzazione delle linee elettriche, composta da Renato Cardettini, Fausto Pruneri, Giovanni Curti e Angelo Costanzo e il presidente dell’amministrazione provinciale Davide Menegola.

"Durante l’incontro abbiamo illustrato la preoccupazione per la fase di stallo del progetto di razionalizzazione delle linee ad alta tensione nel territorio del mandamento di Tirano – dice Renato Cardettini -. Il progetto presentato da Terna, dopo 2 anni di discussione con le amministrazioni interessate, prevede ingenti investimenti, la razionalizzazione della rete con il potenziamento della dorsale a 380 kv, l’interramento delle linee e consentirebbe la dismissione di molti km di linee, da Grosio a Tirano, liberando il fondovalle. Un beneficio per la salute, per il paesaggio e con un efficientamento della rete di trasporto dell’energia".

Ma per far sì che Terna metta in campo la cifra mostre di 1 miliardo e 700 milioni di euro e che cominci i lavori per effettuare una razionalizzazione utile un po’ a tutti, ci vuole l’approvazione del Piano territoriale di coordinamento provinciale. "La localizzazione della stazione di trasformazione che dovrebbe essere costruita nel Comune di Villa di Tirano è di fatto bloccata da difficoltà e veti non giustificabili dai benefici che l’opera, nel tempo, porterebbe all’intero territorio provinciale – prosegue Cardettini –. Abbiamo quindi chiesto al presidente Menegola un intervento per valutare tutte le possibilità di mediazione con gli enti locali interessati, in particolare con l’amministrazione di Villa di Tirano, per superare le difficoltà facendo anche prevalere l’interesse pubblico. Il pericolo concreto è che Terna rinunci definitivamente al piano di razionalizzazione e sposti altrove i tanti soldi messi sul piatto". L’argomento è importantissimo e quindi il comitato fa leva sulla volontà mostrata dal presidente Menegola di voler valutare attentamente la situazione e, soprattutto, di volerla risolvere una volta per tutte perché Terna potebbe investire altrove.

Fulvio D’Eri