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"Quella frana si poteva evitare" Avviso di garanzia a 4 sindaci per il disastro di Chiareggio

Chiuse le indagini dopo tre anni, per la Procura non si intervenne per mitigare il rischio. Il fiume di fango travolse l’auto su cui viaggiava una coppia di Varese con la figlia di un amico.

VALMALENCO (Sondrio)

Quattro sindaci di Chiesa in Valmalenco, l’attuale Renata Petrella e i suoi tre precedessori Fabrizio Zanella, Christian Pedrotti e Mariam Longhini, hanno ricevuto un avviso di garanzia per le vittime della frana che nell’agosto 2020 travolse l’auto di una famiglia di Varese che stava percorrendo la strada che dal paese sale verso Chiareggio. La loro jeep Suzuki fu travolta da un fiume di fango e sassi e non ci fu scampo per Gianluca Pasqualone, 45 anni, la moglie Silvia Brocca, 41, e la piccola Alabama Guizzardi di appena 10 anni, quest’ultima figlia di un amico che li seguiva con la sua auto con a bordo il figlio della coppia. La frana travolse anche loro che però riuscirono a salvarsi. Tre anni dopo la Procura di Sondrio ha concluso le indagini determinando "attraverso accertamenti di estrema complessità" che la frana "sarebbe da attribuire anche alla mancata adozione di azioni necessarie e utili ad una mitigazione del rischio per la pubblica incolumità presente su un’opera viaria, il ponte sul torrente Nevasco, in una zona classificata come a rischio molto elevato". Da qui la decisione del procuratore Piero Basilone di contestare "queste violazioni ai sindaci che si sono succeduti dal 2001 al 2020", individuandoli come "i soggetti che avrebbero dovuto e potuto garantire l’attuazione di quelle misure precauzionali".

Un atto dovuto secondo la Procura della Repubblica di Sondrio che "attende memorie difensive, documenti, richieste di interrogatorio o di approfondimenti d’indagine". Ro.Can.

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