Il via libera potrà arrivare solo dalla Giunta che deciderà nei prossimi giorni, ma di sicuro è un semaforo verde alla proposta di Nessi&Majocchi quello arrivato nel pomeriggio di ieri dalla società di consulenza incaricata di analizzare la proposta dal punto di vista finanziario. "La società incaricata ha ritenuto conveniente per il Comune procedere con la soluzione di partenariato pubblico-privato", si legge in una nota diffusa ieri da Palazzo Cernezzi. Adesso la parola passerà ai politici che dovranno entrare nel merito del progetto di partenariato pubblico-privato per rimettere a nuovo la struttura esistente dotandola di tre vasche: una olimpionica di 50 metri, una seconda da 25 metri e una terza per acquamotricità. Rifare la piscina secondo il progetto presentato a febbraio dell’anno scorso da Nessi&Majocchi e rimasto, almeno finora, senza risposta costerà 7,5 milioni di euro. Il vantaggio per Como è che si troverebbe un impianto nuovo con un conto che potrebbe essere ripagato nell’arco dei prossimi vent’anni, spese di manutenzione comprese. Sul tavolo c’è anche l’ipotesi di sistemare la piscina esistente, spendendo da 800mila a 1 milioni di euro. Qualunque sia la decisione l’importante sarà non perdere altro tempo: la piscina di Muggiò infatti è l’unica vasca olimpionica presente in provincia di Como è ed chiusa da giugno del 2019. Oltre venti mesi di stop che sono già costanti tantissimo alle società sportive e a tutto il movimento nuoto di Como.
Ro.Can.