Processo paratie, al via l’appello In aula gli ex sindaci Lucini e Bruni

Insieme a sei dirigenti dovranno spiegare per quale motivo decisero di escludere la gara di appalto

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Sono otto gli imputati del processo paratie del lago di Como comparsi in aula ieri per il processo d’Appello. Una data che riunisce i ricorsi presentati sia dal pubblico ministero Pasquale Addesso, anche nei confronti di chi era stato prosciolto in primo grado nel 2019, nel processo che si era aperto nel 2016, sia degli avvocati che assistono gli imputati condannati. La fissazione dell’udienza è stata notificata a Pietro Gilardoni, ex dirigente comunale del settore “Reti tecnologiche, strade, acque e arredo urbano“, Antonio Ferro, all’epoca dirigente del settore “Opere pubbliche e manutenzione edilizia“, Maria Antonietta Marciano e Antonella Petrocelli, entrambe ex dirigenti comunali. È inoltre a processo Giovanni Foti, imprenditore di Bulgarograsso, in merito a un appalto fognario. La fissazione ha inoltre raggiunto i due ex sindaci: Mario Lucini, in carica fino al 2017 e per il suo predecessore Stefano Bruni, per il quale era stata dichiarata la prescrizione. Infine l’ex dirigente del settore strade Antonio Viola, accusato di corruzione in concorso con Gilardoni, relativamente a lavori di ampliamento stradale di Salita Peltrera. Le condanne erano giunte per cinque capi di imputazione rispetto ai 23 totali, ritenendo sussistenti la turbativa d’asta inerente le spacchettamento degli incarichi per la terza variante, che ha evitato di procedere con la gara d’appalto, per ridurre i tempi di assegnazione. Pa.Pi.