A.Pa.
Cronaca

Processo alle “Iene”, il prof Carlo Gilardi sarà ascoltato da un giudice

Dal 30 ottobre 2020 è ospite della Casa di riposo della città manzoniana e nel processo che si è aperto ieri è stata formulata la richiesta di sentirlo nuovamente

Carlo Girardi

Airuno (lecco) – Il professor Carlo Gilardi, ospite della Rsa Airoldi e Muzzi di Lecco, sarà sentito per la 2ª volta - a distanza di un mese - da un giudice del Tribunale di Lecco. Dal 30 ottobre 2020 è ospite della Casa di riposo della città manzoniana e nel processo che si è aperto ieri - davanti al giudice Gianluca Piantadosi - è stata formulata la richiesta di sentirlo nuovamente. L’audizione dell’anziano è legata al processo nei confronti delle giornaliste della trasmissione "Le Iene" Nina Palmieri e Carlotta Bizzarri e di Brahim El Mazoury, ex badante di Carlo Gilardi. I tre devono rispondere di diffamazione per i contenuti, ritenuti lesivi dall’avvocato Elena Barra amministratore di sostegno dell’ex docente.

Nel 2022 - dopo il 13° servizio - Elena Barra - assistita dall’avvocato Stefano Pelizzari - ha presentato una querela nei confronti dei tre per "i contenuti e le dichiarazioni lesive" e nell’udienza di ieri è emerso che dopo il ricovero nella Rsa ha manifestato l’intenzione dello sciopero della fame. Anche ieri è emerso che Gilardi aveva ribadito di "rifiutare il ricovero in un ospizio e di voler rimanere a casa sua".

Ma l’amministratore di sostegno ha sottolineato che non c’erano le condizioni per proseguire nelle sue case di Airuno. Inoltre l’amministratore di sostegno ha parlato del rapporto col badante e dei servizi de "Le Iene", oltre alle molestie subite per strada. Incalzata dalle domande dell’accusa, l’avvocato Barra ha risposto e circoscritto le diverse vicende, i servizi televisivi e quanto ha subito.

L’ex professore in pensione - ha ribadito Barra - si è inserito nella Rsa e in alcune occasioni è stato accompagnato nel suo paese, dove ha incontrato anziani e amministratori locali. Recentemente l’ex professore - ha spiegato Elena Barra - ha chiesto il silenzio: "per il mio stile francescano ho subito il trauma della pubblicità". L’avvocato ha fatto riferimento anche alla violazione della privacy per chi ha diffuso le perizie sull’ex prof. A.Pa.