Pizza e cocaina: inchiesta chiusa Due nei guai

La polizia scopre una centrale dello spaccio di cocaina dietro il banco della pizzeria La Pace di Como. Arrestati due soggetti, uno ottiene i domiciliari. Indagini confermano l'attività di spaccio.

Pizza e cocaina:  inchiesta chiusa  Due nei guai
Pizza e cocaina: inchiesta chiusa Due nei guai

Dietro il banco della pizzeria La pace, di via De Cristoforis 4, c’era una piccola centrale dello spaccio di cocaina. Un giro d’affari ora confermato alla conclusione delle indagini svolte dalla polizia e coordinate dal sostituto procuratore di Como Simona De Salvo. La scoperta, del tutto casuale, era avvenuta a fine aprile da parte della polizia amministrativa della Questura di Como, durante un controllo sui documenti del locale. In carcere erano finiti Orazio Licciardi, 51 anni residente a Capiago Intimiano, padre della titolare, e il pizzaiolo, Ronald Seferi, albanese di 24 anni residente a Como. Era stato Licciardi a farsi prendere dal panico, facendo scattare il controllo approfondito della polizia, che aveva portato al ritrovamento della cocaina in un cassetto e nella giacca del pizzaiolo, oltre che in altri nascondigli.

Ora Licciardi ha ottenuto i domiciliari, in accoglimento della richiesta presentata dal suo avvocato, Gianluca Crusco, che ha preannunciato l’intenzione di trovare un accordo per il patteggiamento della pena. Fin da subito, Licciardi ha ammesso l’attività di spaccio: un comportamento che ha indotto il giudice a concedere l’attenuazione della misura cautelare. Diversa la posizione di Seferi, tuttora in carcere, che al momento non ha avanzato nessuna richiesta. Nel frattempo, durante le indagini, sono stati rintracciati e ascoltati alcuni acquirenti, anche se il ritrovamento della droga, per come era detenuta e confezionata, faceva già trasparire un’evidente attività di spaccio. Alcune palline di coca erano state trovate nella giacca del pizzaiolo, appoggiata a una sedia, e poco dopo altre in un cassetto, assieme a un bilancino. Poco alla volta, erano comparsi anche un involucro con 4 etti di cocaina, altri 60 grammi in dispensa e una trentina sopra il frigorifero. Da qui, l’arresto in flagranza di reato. Paola Pioppi