ROBERTO CANALI
Cronaca

Como, la piscina di Muggiò non riapre: le pallanuotiste si allenano all'aperto

Lavori in ritardo. Le ragazze costrette ad allenarsi nella vasca all’aperto: temperatura di 15 gradi

l'impianto di Muggiò

Como, 31 ottobre 2019 - Quando ha chiuso per lavori di manutenzione all’inizio di luglio tutti si aspettavano che lo Sporting Club Muggiò sarebbe stato riaperto all’inizio di settembre, in tempo per accogliere i tesserati delle società sportive che gravitano attorno all’unica piscina olimpionica presente in città. Invece siamo a novembre e il centro è ancora chiuso con i lavori che procedono sì, ma troppo a rilento per la disperazione di migliaia sportivi che non sanno più cosa fare. "L’interrogativo è se arriverà prima la polmonite o la riapertura della vasca di Muggiò" è la battuta che gira tra le Rane Rosa, le ragazze della Pallanuoto Como costrette ad allenamenti da brivido nella vasca all’aperto di Villa Geno. Tanto per dare un’idea ieri la temperatura in acqua era di quindici gradi e fuori il termometro non è mai salito sopra i quattordici.

Non sono loro le uniche a soffrire, i giovani nuotatori della Como Nuoto per allenarsi sono costretti ad alzarsi nel cuore della notte per raggiungere la piscina di Cantù in tempo per il primo allenamento alle 6 del mattino. Di meglio non si è riusciti a fare, anche la Città del Mobile ha le sue società sportive e trovare un altro momento della giornata in cui le corsie della vasca al coperto sono libere è stato praticamente impossibile. Una situazione che riguarda almeno 1.200 bambini e ragazzi tesserati della Como Nuoto e altre società sportive che ora temono, se i lavori a Muggiò dovessero proseguire ancora a lungo, di perdere un numero considerevole dei propri iscritti.

"La situazione è disperata – spiega il presidente Mario Bulgheroni –. Con la vasca di Muggiò fuori uso non ci sono impianti in cui nuotare e molte famiglie stanno pensando di tenere i loro figli a casa". Già oggi la diaspora dei piccoli nuotatori non si limita agli impianti della provincia, che sono pochi e di dimensioni più ridotte rispetto a Muggiò: ci sono giorni in cui per allenarsi occorre andare a Varese e addirittura in provincia di Milano, in orari limitati e spesso pagando ingressi a prezzo pieno. La Como Nuoto solo in queste prime settimane ha visto quadruplicare i propri costi e dato fondo alle sue risorse, per non parlare dei soldi che servono per cercare di riscaldare la piscina all’aperto di viale Geno, indispensabile per le squadre di pallanuoto che sono un vanto della città.

Con Muggiò fuori uso per le partite casalinghe tocca andare a Monza e Busto Arsizio, e a rimetterci insieme alle società sono i tifosi. Non vanno meglio le cose per la Pallanuoto Como mentre chi si è rivolto a Palazzo Cernezzi per avere lumi si è sentito rispondere che la progettazione e la direzione dei lavori competono alla Federnuoto, alla quale è stato affidato l’impianto, mentre il Comune ci mette solo le risorse. Di questo passo rischia davvero di vincere la polmonite.