Pinacoteca Civica di Como più ricca: una sala dedicata al pittore Radice

Inaugurato lo spazio intitolato a uno dei capiscuola dell’Astrattismo e collaboratore degli architetti Terragni e Cattaneo

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La Pinacoteca Civica di Como ha arricchito le sue collezioni inaugurando una nuova sala permanente intitolata al pittore Mario Radice, uno dei capiscuola dell’Astrattismo e collaboratore prezioso per architetti del calibro di Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo. Il progetto nasce come ideale seguito della mostra realizzata nel 2019 ("Mario Radice: il pittore e gli architetti. che aveva messo in luce per la prima volta la collaborazione tra Radice e gli artisti comaschi. Il nuovo allestimento indaga il rapporto di Mario Radice (Como, 1898-1987), una tra le figure più complesse nel panorama del primo astrattismo italiano, con gli amici architetti, Giuseppe Terragni e Cesare Cattaneo, un rapporto di stima e amicizia, ma a volte anche conflittuale. Le opere trovano un chiaro riferimento in foto d’epoca, scritti, disegni e studi su carta, tra cui molti inediti conservati presso gli archivi della Pinacoteca in gran parte provenienti dal Fondo Mario Radice. La collaborazione con Terragni è rappresentata dalla Casa del Fascio di Como, di cui è visibile in mostra un accurato modello realizzato dall’architetto Paolo Brambilla, per la quale Radice aveva realizzato tra il 1932 e il 1936 due grandi bassorilievi per la sala del Direttorio e affreschi nel salone delle Adunate, interventi pittorici centrali per la nascita del primo astrattismo italiano, ammirati anche da Lucio Fontana. Mentre con Cattaneo la collaborazione è per la Fontana di Camerlata. Ro.Can.