
Piccolo Comune Amico. Premiati due giovani allevatori di capre e mucche
COMO
Due giovani agricoltori di Coldiretti Lombardia sono stati premiati nella finale del concorso Piccolo Comune Amico, promosso dal Codacons per valorizzare i Comuni che ospitano le eccellenze del territorio italiano. La cerimonia si è svolta a Palazzo Rospigliosi a Roma alla presenza, tra gli altri, del presidente di Coldiretti Ettore Prandini, del segretario generale Vincenzo Gesmundo, e del presidente Codacons Carlo Rienzi.
Il riconoscimento “Giovane imprenditore agricolo” è stato assegnato con la motivazione di essere riusciti ad arricchire il valore agricolo del piccolo Comune dove operano e del territorio circostante.
Si tratta di Samuele Della Noce (23 anni) e Giorgio Della Noce (20 anni) di Barni, un piccolo Comune montano in provincia di Como, che conta poche centinaia di abitanti. Qui Samuele e Giorgio sono quotidianamente impegnati nell’attività agricola di famiglia che consiste nell’allevamento di capre e mucche dal cui latte ricavano formaggi venduti poi nei mercati contadini di Campagna Amica. Accanto all’attività agricola pura, Samuele e Giorgio sono impegnati anche nella valorizzazione e tutela del territorio circostante. In particolare si occupano di tenere in ordine e pulito un’area boschiva comunale, liberandola da rami caduti e foglie secche. Grazie al loro intervento, il terreno è stato reso idoneo ad accogliere la crescita di erbe spontanee, funzionali alla conservazione del suolo e alla prevenzione dell’erosione e del ruscellamento. I due giovani agricoltori comaschi, inoltre, riescono a trasformare uno scarto in risorsa secondo i principi dell’economia circolare.
"In un mondo dove le sfide ambientali e di sostenibilità ci coinvolgono sempre più – commenta Giovanni Bellei, delegato regionale di Giovani Impresa Coldiretti Lombardia – l’iniziativa e l’impegno di questi giovani agricoltori rappresenta un esempio da seguire. La loro dedizione alla terra e alla comunità in cui vivono testimonia l’importanza dell’azione degli agricoltori non solo come produttori di cibo sano e di qualità, ma anche come custodi dei territori specialmente nelle aree come quelle montane, più esposte all’abbandono e al depopolamento".