Olindo e Rosa, “innocentisti” in aula Dieci patteggiano per diffamazione

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Irriducibili innocentisti, convinti dell’ingiustizia inflitta a Olindo Romano e Rosa Bazzi, al punto da affidare pubblicamente a Facebook la loro verità sulla strage di Erba, la rivelazione di chi fossero i veri colpevoli. Ma quella pagina - dal titolo “Olindo Romano e Rosa Bazzi innocenti“ - li ha portati a processo per diffamazione, dopo l’apertura di un’indagine arrivata a identificare gli autori dei commenti. Tutti accusati di aver "offeso la reputazione di Carlo, Pietro e Giuseppe Castagna", insinuando che Pietro e Giuseppe, che avevano presentato un esposto, fossero i veri colpevoli, e che il padre, Carlo, avesse perdonato gli assassini perché consapevole della responsabilità dei figli.

L’amministratore della pagina, Paola Pagliari, 57 anni di Galbiate, ha deciso di proseguire il dibattimento che si è svolto ieri davanti al giudice Valeria Costi, mentre gli altri 12 hanno definito le loro posizioni. Patteggiamento a 5 mesi di reclusione, con pena sospesa, per Teodolinda Celentano, 69 anni di Salerno, Marco Girotto, 55 anni di Verona, Franco Gozzi, 71 anni di Edolo. Patteggiamento a 1.400 euro di multa per Giovanna Andrisano, 71 anni di Lecce, Giuliana Berti, 76 anni di Seregno, Maurizio Ciolfi, 42 anni di Torino, Andrea Ferrari, 27 anni di Lecce, Giovanna Maria Ferrari, 66 anni di Stezzano, Alessandro Luigi Rochon, 50 anni di Torino e Anna Stasi, 64 anni di Taranto.

Estinzione dell’accusa per condotte riparatorie per Lorella Marzola, 60 anni di Ferrara, e Simona Pastori, 42 anni di Seregno. Pa.Pi.