REDAZIONE COMO

Morto sulle scale del municipio, al via il processo

Sul banco degli imputati è finito l’amico Marco Reali, 47 anni per omissione di soccorso

La mattina del 19 marzo 2019, Alessandro Argenti era stato trovato senza vita sulle scale posteriori del municipio di Porlezza. L’uomo, 34 anni residente a Porlezza, era stato soccorso alle 7.45 dal primo dipendente comunale arrivato sul posto di lavoro, ma per lui non c’era ormai più nulla da fare. Un decesso per il quale è finito ora a processo l’amico, Marco Reali, 47 anni, anche lui di Porlezza, accusato di omissione di soccorso. L’autopsia aveva stabilito che Argenti era morto in conseguenza di una "massiccia assunzione di stupefacenti", ma il suo decesso non era stato istantaneo, come avevano stabilito anche le indagini dei carabinieri di Porlezza, che avevano acquisito le immagini del servizio di sorveglianza. Erano quindi stati ricostruiti gli ultimi spostamenti di Reali e di Argenti, che avevano passato del tempo insieme, arrivando a tardissima ora nel luogo in cui Argenti si era accasciato, fino a smettere di vivere: la scala esterna alle spalle dell’edificio comunale. Reali ad un certo punto si era allontanato, lasciando Argenti da solo, che non era sopravvissuto.

Le sue condizioni, secondo l’accusa del sostituto procuratore di Como Giuseppe Rose (foto), sarebbero state già molto critiche quando ha iniziato a stare male, "non in grado di provvedere a se stesso", come mostrato dalle stesse riprese video, nel momento in cui era stato lasciato da solo. Ma Reali non lo aveva soccorso, e non aveva chiamato aiuto. Ora ha deciso di andare a processo, davanti al giudice monocratico di Como, per difendersi da quella accusa. Durante la prima udienza sono stati ascoltati i carabinieri di Porlezza, che avevano ricostruito gli ultimi momenti di quella notte, riconoscendo subito dalle immagini sia Argenti che l’amico, Marco Reali.

Pa.Pi.