
Sergio Porro, al centro, con alcuni amici
Cantù (Como), 12 luglio 2017 – Il suo primo spettacolo fu “Le Permanenti”, andato in scena cinquant’anni fa per rappresentare, sotto forma di una commedia aristofanea, la crisi delle botteghe artigiane schiacciate dall’allora nascente industria del mobile. Il titolo era un omaggio, evocativo e irriverente, alle tre Permanenti dove i “legnamee” canturini per decenni avevano accumulato sotto forma di esposizione il meglio delle loro produzioni, destinate a trasformarsi in un mausolei di un’arte che non c’era più.
Solo una delle tante intuizioni geniali di Sergio Porro, l’anima del Teatro Artigiano che inventò con alcuni amici per rispondere, alla sua maniera, alle sollecitazioni che arrivavano d’oltreoceano, attraverso l’avanguardia americana del Living Theatre di Julian Beck e Judith Malina. Per oltre mezzo secolo quel teatro fatto da artigiani, operai e studenti non si è mai fermato, come una bottega di idee e suggestioni che anziché con la pialla e i chiodi lavorava con Sofocle ed Euripide, Brecht e Cocteau.
Da non professionisti per scelta i ragazzi del Teatro Artigiano sono diventati in pochi anni l’esempio più promettente del teatro d’avanguardia italiano, tanto da meritarsi l’apprezzamento di maestri come Giorgio Strehler e lo stesso Julian Beck che in un viaggio in Italia li incoronò come gli unici che avevano saputo davvero cogliere lo spirito della sua rivoluzione artistica.
Cinquant’anni di successi e rappresentazioni, alternando festival e palcoscenici eccellenti in Italia e in Europa con le botteghe e le officine della Città del Mobile, che alle volte diventano luoghi ancora più suggestivi dove mettere in scena le loro opere. Adesso il Teatro Artigiano di Cantù dovrà andare avanti senza il suo fondatore, Sergio Porro, che si è spento ieri sera. Nel 2013 il sindaco Claudio Bizzozero gli aveva assegnato la benemerenza cittadina per meriti culturali. “Abbiamo solo dimostrato che i legnamee sanno essere a loro agio anche sopra le tavole del palcoscenico” amava scherzare, adesso toccherà a una nuova generazione di attori-artigiani raccogliere il suo testimone.