Molestava le dipendenti. Tre anni al pasticciere: "Inequivocabili le chat"

Vittime tre ragazze, non si conoscevano tra loro

Molestava le dipendenti. Tre anni al pasticciere: "Inequivocabili le chat"

Molestava le dipendenti. Tre anni al pasticciere: "Inequivocabili le chat"

Tre anni. È la condanna inflitta ieri a un pasticciere di Lumezzane, a processo per violenza sessuale aggravata nei confronti di alcune dipendenti (di cui all’epoca dei fatti una era minorenne). L’uomo tra il settembre 2022 e il gennaio seguente si sarebbe prodotto in un repertorio di avances volgari, palpeggiamenti, messaggi osceni e molestie, tanto da avere indotto tre ragazze a lasciare il lavoro. Tutte avrebbero ricevuto inviti a raggiungerlo a casa, proposte a uscire, commenti sboccati anche via sms, molestie e palpeggiamenti. Per il pm Alessio Bernardi, che aveva chiesto due anni e mezzo, le ragazze sono credibili: "Non si conoscevano tra loro e non avevano motivi di risentimento nei confronti del titolare, tanto che una non ha nemmeno voluto denunciarlo. Si sono ritrovate a dover lasciare il posto di lavoro per lo stesso motivo. E la personalità di molto sopra le righe dell’imputato è stata ricostruita in modo inequivocabile dalle chat". Per l’avvocato Valeria Bertin, che assiste una delle giovani - solo una si è costituita parte civile - "tutte avevano un gran bisogno di lavorare e se ne sono andate via è perché subivano quotidiane vessazioni". La difesa, con l’avvocato Laura Brocca, ha invece sostenuto che certo "l’imputato faceva battute sconvenienti, era abituato a scherzare in modo pesante, ma nulla di più, non ha provocato alcun contatto fisico volontario con le dipendenti". Di qui la richiesta di assoluzione. Il presidente della seconda sezione, Roberto Spanò, ha invece ritenuto il pasticciere responsabile di violenza.

Beatrice Raspa