Mafia e sicurezza nelle discoteche: sono diciotto gli imputati

A cinque di loro viene contestata anche l’associazione ’ndranghetista

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A cinque di loro, viene contestata l’associazione ‘ndranghetista, per la gestione dei servizi di sicurezza nelle discoteche del Comasco. Sono in tutto 18 gli imputati, su 19 destinatari di ordinanza di custodia cautelare per vari reati, eseguita a giugno scorso, che a inizio febbraio compariranno davanti al gup di Milano Sofia Fioretta, per essere processati con rito abbreviato. Tra questi, i cugini Umberto e Carmelo Cristello, rispettivamente 53 anni di Seregno e 47 anni di Cabiate, Davide Scolari, 32 anni e Luca Vacca, 37 anni entrambi di Mariano Comense, incaricati, questi ultimi, di "compiere gli atti estorsivi, di controllare i settori economici monopolizzati dal sodalizio, di intimidazione dei concorrenti e di organizzazione operativa dei servizi di sicurezza dei locali notturni". Umberto Cristello, già condannato per associazione mafiosa, secondo i magistrati della Dda di Milano, che hanno coordinato le indagini dei carabinieri di Cantù, risulta essere in possesso di una "dote" elevata, che gli sarebbe stata conferita dal fratello Rocco, ucciso il 27 marzo 2008.

Condizione utilizzata per esercitare controllo sul territorio della Locale di Seregno, assieme al cugino Carmelo. Luca Vacca qualificato come partecipe, avrebbe avuto il ruolo di gestire i servizi di sicurezza di una serie di locali notturni di Como e provincia, mentre Solari, a sua volta accusato di essere partecipe della Locale e braccio destro di Vacca, è accusato di estorsioni e atti di intimidazione.

Pa.Pi.