
Al centro della foto Alessio Castellano
Lurago d'Erba (Como), 6 dicembre 2015 - È campione italiano di karate integrato ed è stato tra i primissimi atleti lombardi a calcare i campi del sitting volley e del baskin. Alessio Castellano, classe 1980, ha affrontato le difficoltà fisiche e i dolori come affronta i rivali sul tatami: con concentrazione, determinazione, velocità e prontezza di riflessi. Nel 2011 la sua vita è cambiata per delle complicazioni in seguito a un intervento chirurgico che hanno portato a 12 operazioni alle gambe e a un verdetto dei medici tutt’altro che incoraggiante. «Mi avevano detto che nulla sarebbe stato come prima. Io ho sempre fatto sport, mi dissero di scordarmelo», ricorda. Nessuno allora avrebbe mai pensato che quel luraghese «testardo» solo quattro anni dopo avrebbe vinto il titolo italiano. Oggi è pronto a partire alla volta di Dubai: sarà la terra degli emiri a ospitare nel 2016 le prossime gare internazionali di karate e, con la vittoria del 14 novembre, Castellano ha già conquistato di diritto il pass per le convocazioni.
«Quando ho visto le Paralimpiadi nel 2012 è scattato qualcosa in me – racconta -. Inizialmente mi sono buttato sul nuoto, ma i dolori non mi hanno permesso di andare avanti. Ho sempre praticato karate, fin da piccolo. Così a gennaio di quest’anno ho deciso di provare e mi sono iscritto alla Yoseikan di Bareggio, la scuola del maestro Saverio Frustagli e dei figli Mauro e Alessandro. Insegnano karate da vent’anni, sono stati dei pionieri per il karate integrato e continuano a essere un punto di riferimento». Il 23 maggio i primi risultati: è arrivato primo alla Giornata Europea dello sport integrato, manifestazione con 12 Paesi coinvolti. Il mese scorso è salito sul primo gradino del podio nel campionato nazionale Csen: primo classificato nella categoria kata, cintura nera senior nello stile Shotokan. Mentre attende il volo per le competizioni internazionali che si disputeranno nel 2016 fa sport a 360 gradi. La sua seconda passione si chiama infatti sitting volley. «L’ho conosciuto per caso, curiosando su internet tra gli sport paralimpici. L’unica società che lo pratica in Lombardia è a Missaglia. L’allenatore, Massimo Beretta, è referente regionale per questa disciplina.
Abbiamo partecipato ai campionati italiani di Aversa nel mese di luglio e siamo arrivati terzi», spiega il campione luraghese. Terza ma non ultima disciplina sul curriculum di Castellano è il baskin, un’attività sportiva che si ispira al basket e permette a normodotati e disabili di giocare insieme nella stessa squadra. «Frequento il terzo anno di Scienze Motorie. Grazie ai professori della Cattolica Maurizio Mondoni, un luminare del basket in Italia e del mini basket, e a Roberto Anzivino, proclamato miglior allenatore di Baskin 2015, abbiamo creato una squadra universitaria. Abbiamo già sfidato il team della Bicocca e l’università di Lione. Siamo stati invitati già a Lione e in Spagna per il 2016».
Dal campo alla regia: il campione di karate è anche mister della squadra di volley Under 12 dell’Us Olympic di Lurago. «Certo, se sono arrivato fin qui è anche grazie a chi mi sta vicino, alla mia ragazza Jessica, ai famigliari che non mi hanno mai lasciato solo e alle persone che ho incontrato, come la professoressa Paola Vago. Ho solo un grande sogno nel cassetto adesso - confessa – entrare nel gruppo sportivo della Finanza come atleta paralimpico».