Lingotti d'oro in due auto in dogana a Brogeda: multati due stranieri

Secondo la normativa, se non si dichiarano beni oltre i 10mila euro si rischia il sequestro di valuta e preziosi

Lingotti d'oro intercettati in dogana a Brogeda

Lingotti d'oro intercettati in dogana a Brogeda

como, 27 luglio 2022 - Lingotti d’oro intercettati in dogana a Brogeda in possesso di un belga residente in Italia e di un turco con casa in Danimarca.

Nei giorni scorsi i funzionari delle Dogane e i militari della Guardia di Finanza del Gruppo Ponte Chiasso hanno fermato e controllato due auto. In un caso, sono stati trovati 1.695 euro e 5 lingotti, ciascuno del valore di 1.790 euro al cambio del giorno, per un totale di 10.645 euro. Nell’altro caso, sono stati rinvenuti 3.374 euro, (di cui 750 euro e 19.500 corone danesi, pari a 2624,51 euro al cambio del giorno) e 5 lingotti, ciascuno del peso di 100 grammi e del valore di 5.598 euro al cambio del giorno, per un totale di 27.990 euro.

Entrambi i trasgressori sono stati ammessi al beneficio dell’oblazione immediata, con il pagamento contestuale dell’importo, rispettivamente, di 200 euro (sanzione minima prevista dal D. Lgs. 195/08 per il caso in cui l’eccedenza non superi il limite di 10.000 euro) e di 3.204,68 euro (pari al 15% dell’eccedenza superiore al limite di 10.000 euro).

La normativa valutaria, come modificata dal Reg. UE n. 2018/1672 e dal Reg. UE n. 2021/776, ha incluso, nella nozione di "denaro contante" per cui è previsto l’obbligo di dichiarazione nel caso in cui il valore sia pari o superiore a 10.000 euro (art.2 Reg. UE n. 2018/1672), oltre alla valuta, agli strumenti negoziabili al portatore e alle carte prepagate, anche i "beni utilizzati come riserve altamente liquide di valore", ossia le monete con un tenore in oro di almeno il 90% e i lingotti con un tenore in oro di almeno il 99,5%.