La Guardia di Finanza di Brescia ha portato in carcere l’imprenditore Sandro Monteleone, già al centro di numerose indagini, in modo particolare di due operazioni portate a termine negli scorsi anni, dopo che è stata confermata in via definitiva una condanna a 13 anni per una serie di reati, tra cui associazione per delinquere, dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, indebita compensazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.
Monteleone, precedentemente noto come "l’imprenditore delle fatture false", è stato oggetto di attenta sorveglianza da parte dei finanzieri e della Procura di Brescia, per il coordinamento del piemme Claudia Passalacqua. La Cassazione ha confermato l’applicazione di una misura di prevenzione patrimoniale, proposta ed eseguita dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Brescia, per un valore stimato di oltre 8 milioni e mezzo di euro. Il Giudice di legittimità, nel rendere definitivo il provvedimento di confisca, ha confermato quanto è stato accertato nel corso dell’attività di indagine condotta dal Gico di Brescia che, oltre a dimostrare la pericolosità sociale, ha ricostruito la sproporzione economicopatrimoniale del soggetto e del relativo nucleo familiare rispetto alle disponibilità lecitamente detenute dai medesimi.
Secondo le indagini, Monteleone ha occultato le proprie reali disponibilità patrimoniali attraverso intestazioni fittizie di beni. In pratica l’uomo e chi stava con lui viveva al di sopra delle possibilità concesse dalla sua denuncia dei redditi. Sia per stile di vita, sia per oggetti posseduti, talvolta a lui non intestati, ma in suo uso, Monteleone risultava condurre una esistenza troppo lussuosa. Tra quanto non avrebbe potuto permettersi risulta un palazzo di pregio storico dal valore di oltre 4 milioni. Non solo: amava circondarsi di opere d’arte, arredi e orologi di lusso per un valore di circa 2 milioni, due veicoli e disponibilità finanziarie per oltre 2 milioni e 600mila euro. Le case sequestrate in città sono tre.