Como, Legambiente segnala meno plastica nel Lario: tuffi più puliti

Cauto ottimismo dopo i risultati di Goletta Verde

Goletta Verde nel Lago di Como

Goletta Verde nel Lago di Como

Como, 7 luglio 2019 - Fino all’anno scorso tra i tanti primati del Lario c’era quello di essere “il lago di plastica”, in virtù della straordinaria concentrazione di rifiuti, 157mila per chilometro quadrato nella maggior parte dei casi di dimensione inferiori ai 5 millimetri, quest’anno la situazione è notevolmente migliorata e la presenza delle microplastiche è di 28.500 per chilometro quadrato. «La nostra attenzione deve rivolgersi alla concentrazione di microplastiche prima e dopo gli impianti di depurazione – spiega la presidente di Legambiente Lombardia, Barbara Meggetto, ieri a Como – la differenza dopo il passaggio in corrispondenza degli impianti, infatti, può far registrare anche un raddoppio della quantità di microplastiche in acqua. Se vogliamo preservare i laghi, l’azione di Comuni e cittadini deve andare nella stessa direzione, verso una migliore efficienza degli impianti di depurazione, e una maggior diffusione di stili di vita più sostenibili».

Le analisi di questi giorni hanno consentito di monitorare la presenza di microplastiche fino a 50 metri di profondità: il materiale raccolto verrà affidato al Cnr che compirà esperimenti per rilevare le comunità microbiche che proliferano sulla superficie dei rifiuti, in grado di veicolare anche malattie fortemente virali come il colera. Sono risultati nel complesso buoni i campionati compiuti sulla sponda comasca del lago, tutti risultati entro i limiti previsti dalla legge. In particolare i prelievi hanno interessato a Como la foce del Cosia di fronte al Tempio Voltiano, Argegno l’area di fronte alla foce del Telo, la foce del Breggia a Cernobbio e dell’Albano a Dongo.

«Nei primi mesi della stagione i risultati dei controlli di Ats sulle spiagge dichiarate balneabili risultano migliori rispetto al passato, compresi i lidi di Villa Olmo a Como ed ex galoppatoio a Cernobbio - evidenzia Enzo Tiso, responsabile scientifico di Legambiente Como - Non ci risultano invece interventi importanti per il depuratore di Como, gestito ancora da Comodepur che esegue solo manutenzione ordinaria in attesa di essere preso in carico dal nuovo gestore Como Acqua. Alla foce del Cosia proprio per la presenza dello scarico del depuratore, come Legambiente consigliamo di non fare il bagno nell’accesso dei giardini a lago, come d’altronde in tutte le zone non deputate alla balneazione».