L’assistenza ai senzatetto: "Il piano-freddo è finito ma le necessità restano"

I promotori dei dormitori: la dignità non ha stagione

L’assistenza ai senzatetto: "Il piano-freddo è finito ma le necessità restano"

L’assistenza ai senzatetto: "Il piano-freddo è finito ma le necessità restano"

Con la fine di aprile, per molte persone senza dimora si è conclusa la possibilità di trascorrere la notte al riparo. Si è infatti concluso il Piano Freddo, che per 172 notti, a partire dal 1° dicembre, ha permesso di accogliere più di 107 persone. Le presenze uniche in via Borgovico sono state 84, mentre le persone accolte nell’ambito di Progetto Betlemme sono state 23, nelle diverse parrocchie del territorio. Sempre all’interno del progetto, altre persone sono state inserite nel dormitorio annuale di via Napoleona e alla struttura "Piccola Casa Federico Ozanam". Sono uomini che non trovano posto nelle strutture di accoglienza residenziali e nei dormitori permanenti: i posti letto sono infatti 130, a fronte di circa 250 persone senza dimora che vivono sul territorio comasco. Le attività di accoglienza sono state rese possibili dal contributo dei volontari comaschi, appartenenti ai diversi enti o singoli cittadini: quest’anno hanno prestato servizio circa 380 persone nelle parrocchie aderenti a Progetto Betlemme, e più di 200 nel dormitorio invernale di via Borgovico. Le donazioni raccolte dalla campagna di raccolta fondi hanno superato i 12mila euro. Il Dormitorio Invernale e Progetto Betlemme si inseriscono in un percorso più ampio di servizi. "Un percorso – dicono gli organizzatori – che vorrebbe arrivare a garantire a tutte le persone senza dimora una quotidianità dignitosa. Non solo da dicembre ad aprile, ma tutto l’anno". Il Piano Freddo è organizzato dalla Rete degli Enti e dei Servizi per la Grave Marginalità e coordinato da Vicini di Strada. Paola Pioppi