Una serie di tentativi, ma sufficienti a farlo finire in carcere. Perché Samuele Modolo, 31 anni di Ponte Lambro, solo raramente riusciva ad accaparrarsi la merce che cercava di rubare dagli scaffali dei supermercati dell’Erbese. Bloccati da direttori e dipendenti, una volta anche dai clienti, o consegnato ai carabinieri che arrivavano in pochi attimi, prima ancora che fuggisse. Ma lui procedeva incessante: il 13 luglio dello scorso anno all’U2 di Lurago d’Erba, il 30 al Gigante di Mariano Comense, il 6 agosto al Bennet di Erba, il 14 settembre all’U2 di Arosio, e il 27 alla Coop di Mariano Comense, dove lo spintonamento di un cliente che aveva cercato di fermarlo, gli è costato l’accusa di tentata rapina. Il bottino, mai portato a casa, erano sempre bottiglie di alcolici: gin, amari, brandy, anche costosi, o Campari. A queste accuse di tentato furto, si è aggiunta quella del furto consumato di una borsetta ai danni di una donna che stava seguendo la messa seduta sulle panche della chiesa, il 2 luglio ad Alserio, e dello scippo a un’altra donna, il 1° ottobre scorso sul treno diretto ad Asso, all’altezza della stazione di Caslino, dove era sceso e scappato. Ieri i carabinieri di Erba, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dal sostituto procuratore Michele Pecoraro, lo hanno portato al Bassone, ma solo per la tentata rapina e per lo scippo sul treno. Per gli altri episodi rimane indagato.
CronacaLadro maldestro, per lui si aprono le porte del carcere Bassone